L’infortunio di Leonardo Bonucci è arrivato intorno all’ora di gioco della gara di andata di Europa League contro il Siviglia, una fitta alla coscia e la richiesta alla panchina della sostituzione. Gli esami strumentali svolti questa mattina hanno evidenziato una lesione di basso grado all’adduttore che terrà fuori il difensore bianconero per circa 15 giorni con il rischio che l’infortunio possa aver chiuso in anticipo la stagione di Bonucci. Questo fa suonare un campanello di allarme per Massimiliano Allegri in vista dell’impegno di Serie A contro la Cremonese ma anche per la gara di ritorno contro gli andalusi sulla situazione difesa. Una emergenza da dover gestire per evitare ulteriori problemi in un finale di stagione ancora tutto da capire fra impegni sul campo e quelli nelle aule giudiziarie.

Infortunio Bonucci

Gli accertamenti diagnostici a cui è stato sottoposto questa mattina Leonardo Bonucci presso il J|Medical hanno evidenziato una lesione di basso grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il calciatore ha già iniziato il programma riabilitativo

Poche righe di comunicato della Juventus per spiegare la situzione dell’infortunio di Leonardo Bonucci. Era il sessantesimo minuto di gioco quando il difensore ha avvertito una fitta alla coscia, si è reso subito conto che si trattava di un guaio muscolare per cui ha lasciato il terreno di gioco a favore di Federico Gatti, autore del pareggio all’ultima azione. Il capitano della squadra piemontese a fine partita infatti ha confessato: “Penso di essermi stirato l’adduttore, quindi ho chiesto il cambio per non peggiorare la situazione e alla fine è andata bene perchè è entrato Gatti e ha portato il pareggio“.

L’infortunio non ha tolto però la soddisfazione per aver raggiunto le 500 presenze con la maglia della Juventus. Un record importante per un difensore che è stato fra gli artefici delle vittorie degli ultimi dieci anni. La festa negli spogliatoi con tutti i compagni e un regalo da parte della società con una maglia con stampato il numero 500. Ora è entrato in un ristretto club di calciatori che hanno fatto la storia della Juventus. Nel mirino, anche se non molto facile da raggiungere, c’è Furino con 528 presenze, molto più lontani, invece, i primi 4 più presenti con la Juve: Del Piero con 705, poi a seguire Buffon con 685, il compagno di mille battaglie Chiellini con 561 e infine un pilastro come Gaetano Scirea con 552.

Le festeggio comunque nonostante tutto. Sono contento di aver fatto di storia della Juventus e la squadra mi ha regalato questo pareggio importante. E’ una bella serata, ovvio che mi sarebbe piaciuto festeggiare con la vittoria, però magari arriverà domenica con la Cremonese e festeggeremo lo stesso. Grazie alla squadra, la 500 esima è stata meno amara. Far parte della storia della Juve è unico, non capita a tutti, mi sento un privilegiato, devo dire grazie alla mia famiglia e a chi mi è stato vicino sopportandomi e supportandomi in queto cammino. E’ un traguardo storico e importante, pochi giocatori ci sono arrivati, essere nella storia della Juve è motivo di orgoglio, è un onore, vestire questa maglia e farlo per così tanto tempo non è da tutti, mi godo questo traguardo ma il merito va a tutti compagni e allenatori che ci sono stati in 500 gare

Emergenza difesa

Massimiliano Allegri ora deve fare i conti con gli uomini rimasti a disposizione in difesa. Straordinari per Danilo su cui pende una diffida in campionato, insieme al brasiliano ci sarà sicuramente Federico Gatti come è possibile il rilancio di Daniele Rugani per concedere un turno di riposo ad Alex Sandro. L’alternativa è il cambio di modulo con il passaggio alla difesa a quattro che risparmierebbe uno dei centrali. Valutazioni in corso anche che tengono conto della situazione legata a Bremer che sta recuperando da un affaticamento muscolare, probabile che rimanga in panchina contro la Cremonese per essere poi a disposizione per il Siviglia.