Massimiliano Bruno Lo Stato delle Cose, così s’intitola il nuovo spettacolo teatrale del regista romano in scena al Teatro Parioli dall’11 maggio fino al 21 del mese che vede al centro della narrazione il tema della precarietà. Tra attori del giro dei suoi film e nuove scoperte del laboratorio che cura in prima persona vanno in scena alcuni suoi monologhi sull’argomento. Come è strutturato la piece l’ha raccontato in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show” anche con personaggi iconici come il Maestro Mazza. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Massimiliano Bruno “Lo Stato delle Cose”, i giovani

“Se è possibile non essere precari in questa vita? Beh, in parte dipende anche dall’età che si ha. Noi siamo più ancorati a vecchie certezze come il matrimonio, il lavoro fisso e la casa. i giovani sanno cambiare di più. Partono facilmente e non hanno grandi freni a cambiare del tutto i loro scenari. E’ qualcosa che dico con ammirazione.”

Massimiliano Bruno “Lo Stato delle Cose”, il senso dello spettacolo

“Ho trovato, nella storia di uno scrittore nel pieno di una crisi creativa, un’opportunità per provare a descrivere la situazione di precarietà che ad oggi si respira in Italia, dove le persone devono districarsi tra mille vicissitudini per tentare di sopravvivere, che è simile a quella che abbiamo nel mondo artistico dove attrici ed attori sono portati a competere e a prevaricarsi per riuscire a vivere di questo mestiere. Da qui la duplice valenza del nome “Lo Stato delle cose”. Ho scelto di raccontare questa condizione umana attraverso monologhi e dialoghi scritti negli ultimi vent’anni della mia vita, come tante piccole finestre sul mondo odierno, in un caleidoscopio di sentimenti ed emozioni contrastanti che caratterizzano i possibili stati d’animo umani, coinvolgendo gli attori che mi hanno accompagnato durante il mio percorso didattico e artistico.”


Sulla ripresa del teatro

“Per fortuna le sale stanno tornando a riempirsi. Dopo la crisi, le persone hanno voglia di godersi dal vivo uno spettacolo. Forse anche perché questo genere di emozione non si può replicare in nessun altro modo. Invece sul cinema devo tristemente constatare che il calo di vendita dei biglietti non muta. Per fortuna s’incassa abbastanza per continuare a produrre cose nuove ma siamo lontani dai fasti del passato. Probabilmente le piattaforme, che danno comunque molte opportunità per esempio a film minori che hanno più tempo per farsi scoprire, in questo tolgono qualcosa.

Sul ricordo di Maurizio Costanzo

“Fare lo spettacolo qui fa venire i brividi. Il cuore è tutto per Maurizio Costanzo che, su questo palco, ha scritto la storia col suo Maurizio Costanzo Show.”

Sugli attori in scena

“Ci sono molti nomi nuovi dal mio laboratorio di arti sceniche? Beh dai, forse sono un po’ come la Juventus Next Gen. Ho lanciato i miei Miretti e miei Fagioli ma, diciamolo, anche i miei Samuel Iling-Junior! E’ bello scoprire, crescere e far esordire nuovi talenti. Fa bene al cinema italiano e a tutti noi.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista a Massimiliano Bruno:

https://www.radiocusanocampus.it/it/massimiliano-bruno-lo-stato-delle-cose