Caro affitti bufera su Valditara. In principio era una piccola tenda blu davanti al Politecnico di Milano, ora è una protesta che riguarda gli studenti di tutta Italia, i Rettori delle università e che arriva a definire lo scontro politico tra maggioranza e opposizione. “Credo che il problema degli affitti è grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra” a parlare è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate politiche a loro favore” continua il ministro. Così le reazioni, com’era prevedibile, arrivano a stretto giro.

Caro affitti, è scontro tra Valditara e Schlein

Caro affitti bufera su Valditara. “E’ disinformato” tuona il sindaco di Bologna Matteo Lepore, si chiede invece se sia una battuta di spirito quello di Milano Giuseppe Sala, che risponde a tono: “magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra”. Si schiera apertamente al fianco dei manifestanti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, oggi a La Sapienza: “Bisogna fare gli studentati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e farne ancora” spiega ai microfoni del Cusano Media Group, “poi aiutare tutti i soggetti ad affrontare il tema del caro affitti, a calmierare gli affitti. Finché non ci sono gli alloggi non si può pensare che si possa continuare così. E’ necessario lavorare su tutti i fronti”. Laconico invece il Primo Cittadino di Firenze Dario Nardella: “non c’è limite alla vergogna”. Con il passare delle ore il polverone non si abbassa, anzi monta con l’intervento del capo dei democratici Elly Schlein: “per gli studenti è diventato impossibile trovare una casa e questo coincide con il diritto allo studio” spiega la leader del Pd, che poi attacca il governo sulla cancellazione del fondo per gli affitti, che valeva 330 milioni di euro.

Cgil: “750 mila fuori sede e 39 mila posti letto”

Sullo sfondo la campagna degli studenti che a Roma, Milano, Torino, Pavia, Bologna e Cagliari chiedono a gran voce l’intervento del Governo. A tal proposito la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini è al lavoro dialogando con le amministrazioni locali per far fronte all’emergenza. Anche perché si calcola che con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza i posti letto negli studentati dovrebbero passare da quasi 40 mila a 105 mila su tutto il territorio italiano. Fondi su cui appare ormai necessario accelerare, considerando che il problema va avanti da mesi, se non anni. I dati diffusi dalla Cgil in questo senso sono allarmati, perché certificano come gli studenti che risiedono in una provincia diversa (o comunque a più di 100 Km di distanza dal luogo di studio) sono più di 750 mila, mentre il sistema di diritto allo studio copre appena 39 mila posti letto.