Ennesimo incidente sul lavoro, questa volta in provincia di Como dove un muratore di 55 anni è morto dopo una tremenda caduta in un cantiere edile.

La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri, Martedì 9 Maggio 2023 presso un cantiere nel comune di Sala Comacina sul lago di Como. L’operaio era impegnato nelle operazioni di realizzazione di nuovi edifici residenziali su via Regina Vecchia. In particolare si stava provvedendo alla costruzione di una struttura in cemento armato probabilmente da adibirsi a vano ascensore. Al momento dell’incidente non c’era altro personale che abbia assistito alla scena.

La dinamica dell’accaduto è tuttora sotto indagine e molti sono ancora i punti insoluti. Le autorità hanno subito identificato l’operaio in Daniele Caraccio, 55 anni residente a Montemezzo nella zona settentrionale della provincia di Como. Lascia la moglie. Era considerato un muratore esperto e da ormai circa 20 anni era dipendente dalla ditta di costruzioni “Curti Impresa Edile” con sede nel comune di San Siro.

Como incidente sul lavoro: inutili i soccorsi, l’operaio è morto sul colpo

Il suo corpo è stato trovato privo di vita all’incirca alle ore 14:30. Era precipitato da un’altezza di 3 metri, impattando violentemente proprio la struttura in cemento armato. Nonostante la non elevata altezza, la caduta è risultata fatale sul colpo. Dalla posizione del corpo gli inquirenti stanno cercando di capire come possa essere caduto e cosa abbia causato la tragedia. Il 55enne infatti è stato trovato riverso a terra in un vano completamente circondato da pareti in cemento armato alte 3 metri.

Una di esse era ancora puntellata per evitare eventuali cedimenti da parte del terreno. È dunque possibile che l’operaio fosse all’opera sulla parte superiore di queste pareti, dalla quale infatti spuntano i ferri di ripresa per i getti di calcestruzzo. La tragedia sarebbe avvenuta in una frazione di secondo. L’operaio ha perso per qualche motivo l’equilibrio ed è precipitato all’interno del vano, impattando fatalmente il capo al suolo. Una banale disattenzione, un movimento errato ma anche un improvviso malore potrebbero essere le cause della caduta.

I colleghi edili, appena trovato l’operaio ferito, hanno subito chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Per recuperare l’uomo è stato necessario l’intervento di una squadra di specialisti Saf dei Vigili del Fuoco. Il corpo è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 che tuttavia non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Fatale sul colpo una grave frattura a livello cervicale.

Indagini in corso per accertare la dinamica

I Carabinieri di Menaggio hanno immediatamente posto sotto sequestro il cantiere per condurre tutte le indagini del caso. Non ci sarebbero testimoni che possano aiutare a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. Sul posto è intervenuto anche il personale dell’Agenzia di tutela della salute Ats Insubria. Informato dell’accaduto, il magistrato di turno della Procura di Como, Antonio Nalesso, ha ordinato il trasferimento della salma nella camera mortuaria dell’Ospedale cittadino.

Nelle prossime ore sarà conferito l’incarico per un esame autoptico al fine di ufficializzare formalmente le cause del decesso. Se da una parte appare ormai evidente che la morte sia sopraggiunta per la grave lesione cervicale, l’ispezione cadaverica potrà accertare se l’operaio sia stato colpito da un malore e che ciò abbia generato la caduta.

Le autorità inoltre sono alle prese con tutti i controlli nel cantiere e se fosse rispettata ogni norma in materia di sicurezza. Non è infatti stato divulgato se l’operaio indossasse i dispositivi di protezione individuale, specie il caschetto e l’imbracatura di trattenuta per lavorazioni in quota.

Solo quando gli inquirenti avranno un quadro più preciso della situazione potranno avanzare ipotesi sulla responsabilità o catalogare l’incidente come una fatalità inevitabile.