Non ce l’ha fatta il motociclista rimasto gravemente ferito in un incidente sulla pista da motocross di Castellerano, in provincia di Reggio Emilia. L’uomo era ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale Maggiore di Parma. Le sue condizioni erano apparse da subito disperato, tanto che, nonostante ogni tentativo da parte dell’équipe medica, il suo cuore ha cessato di battere.

Le autorità avevano subito identificato lo sportivo in Filippo Debbi, 39enne originario di Roteglia, a brevissima distanza dall’impianto da motocross in cui si è verificata la tragedia. Filippo era considerato un pilota esperto. Da sempre appassionato delle due ruote, lavorava in alla ceramica Novabel. Lascia il figlioletto in tenera età, la compagna oltre ai genitori ed il fratello Simone, anch’egli appassionato di motocross e vincitore di campionati regionali e campione italiano senior.

Grande è ora la commozione tra amici e parenti alla notizia della sua scomparsa. 

Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio è stato il Mirco Tincani, presidente del crossodromo di Castellarano. Il dirigente sportivo ha affermato il proprio dispiacere per la perdita di un amico oltre che di un socio.

Reggio Emilia incidente motocross: trasportato immediatamente in elicottero all’Ospedale Maggiore di Parma

L’incidente si è verificato Domenica 7 Maggio 2023, all’incirca alle ore 11:00. Come spesso faceva, Filippo si era recato sulla pista di via Rio Rocca per girare con la sua motocicletta da cross Suzuki. Aveva approfittato della giornata festiva e del bel tempo. Un semplice allenamento, solo per divertimento senza l’affanno della competizione.

Sulla dinamica dell’incidente sono ancora poche le informazioni. Il 39enne avrebbe perso il controllo della sua motocicletta senza coinvolgere altri sportivi. Disarcionato dalla sua due ruote, si sarebbe schiantato violentemente al suolo. La causa del terribile sinistro è ancora in fase di accertamento e non è esclusa alcuna ipotesi.

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Il personale di pista ha subito capito che l’incidente era serio e ha allertato le forze dell’ordine e i sanitari del 118. Questi ultimi sono arrivati a bordo di un’ambulanza ed un’automedica. La gravità dell’accaduto ha poi indotto il centro medico di emergenza ad inviare sul posto un mezzo di elisoccorso al fine di accelerare le procedure di traporto del ferito in ospedale.

I medici hanno constatato le ingenti ferite subite nello schianto. Hanno provveduto a stabilizzarlo e disporne il trasferimento con l’urgenza di un codice rosso presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma a bordo dell’elicottero. Le sue condizioni erano disperate. È stato ricoverato in rianimazione con prognosi riservata.

Nella giornata di Lunedì 8 Maggio, il suo cuore ha smesso di battere. Nonostante i disperati tentativi di strapparlo alla morte, i medici ne hanno dichiarato ufficialmente il decesso.

La salma ora è a disposizione di ulteriori accertamenti, in attesa delle decisioni delle autorità giudiziarie. Potrebbe essere infatti disposto un esame autoptico sul corpo per escludere l’ipotesi di un malore alla guida e ufficializzare formalmente che la morte sia sopraggiunta a causa degli ingenti traumi riportati nello schianto.

La ricostruzione della dinamica dello schianto

Sulla tremenda vicenda indagano gli agenti della polizia locale dell’Unione Tresinaro Secchia. Nelle prossime ore verranno infatti analizzati tutti i dettagli emersi dai rilievi compiuti sul luogo dell’incidente.

Da una prima ricostruzione, il 39enne sarebbe caduto in un tratto di pista in discesa dopo aver perso irrimediabilmente il controllo della sua motocicletta. È certo che la caduta non è avvenuta in conseguenza di un contatto con un altro veicolo in pista. La vittima indossava regolarmente ogni protezione; ciononostante i traumi riportati sono risultati gravissimi.

Non è escluso che per far ulteriore chiarezza sulla vicenda, gli inquirenti raccolgano anche le dichiarazioni dei presenti in pista che potrebbero aver assistito all’istante esatto dello schianto. Solo allora si potrà valutare se la tragedia potesse essere in qualche modo evitata.