Come anticipare la pensione a 64 anni di età rispetto alle previsioni fatte dalle simulazioni online sulla propria situazione lavorativa e contributiva? La situazione è comune per chi ha poco più di 60 anni di età e le simulazioni segnalano ancora sei o sette anni prima di poter andare in pensione.

Ad esempio, un contribuente di 61 anni di età e oltre 30 anni di contributi, non potendo sperare nella quota 103 per l’età di 62 anni non ancora raggiunta, ma soprattutto per i contributi previdenziali richiesti (pari a 41 anni di versamenti), si chiede se c’è un modo per anticipare la pensione che i simulatori previdenziali indicano nel 2029 all’età di 67 anni e cinque mesi con la vecchiaia.

Come anticipare la pensione rispetto alle simulazioni Inps?

Anticipare la pensione è possibile nel caso in cui dovessero ricorrere alcune condizioni. Ad esempio, si può puntare alla pensione anticipata contributiva che prevede, nel 2023, l’uscita prima a 64 anni di età unitamente ad almeno 20 anni di contributi e un assegno futuro di pensione pari ad almeno 2,8 volte l’importo del trattamento minimo. L’opzione è riservata ai contribuenti che siano iscritti alla Gestione separata dell’Inps o che la effettuino per beneficiare della formula di pensione anticipata riservata ai lavoratori del sistema contributivo. Con l’uscita a 64 anni di età, il contribuente nell’esempio anticiperebbe la pensione all’anno 2026.

Come anticipare la pensione a 64 anni di età?

Il caso presentato riguarda la pensione anticipata di un lavoratore appartenente al sistema contributivo misto, come nella maggior parte dei lavoratori che oggi hanno intorno ai 60 anni. I due canali di uscita, a eccezione delle deroghe alla riforma Fornero, riguardano la pensione di vecchiaia a 67 anni di età e la pensione anticipata di soli contributi, maturabile con 42 anni e dieci mesi di versamenti fino al 2026. Per il contribuente del nostro esempio, è possibile anticipare la pensione con i contributi versati alla Gestione separata dell’Inps mediante la pensione anticipata contributiva a 64 anni di età.

L’Inps, per questo passaggio, richiede il computo dei contributi versati da dipendenti con quelli relativi alla Gestione separata. Nel dettaglio, il computo è una facoltà concessa ai contribuenti che si iscrivano alla Gestione separata Inps dietro presentazione di relativa domanda al momento dell’istanza di pensione.

Pensioni anticipate contributive, quali sono i requisiti Inps?

Per anticipare la pensione con l’opzione prevista per il sistema previdenziale contributivo, non è necessario che l’interessato presenti specifica domanda di cambio del sistema di calcolo dei contributi. L’Inps, infatti, specifica solo la necessità di rientrare nelle condizioni specifiche previste per il sistema previdenziale misto e che si faccia richiesta di computo nel momento in cui si presenti l’istanza di pensionamento. In particolare, l’appartenenza al sistema misto prevede un’anzianità contributiva non eccedente i 18 anni alla data del 31 dicembre 1995, ma superiore a 15 anni, con almeno cinque anni di contributi versati a partire dal 1° gennaio 1996.

Ulteriore condizione per andare in pensione anticipata a 64 anni di età è l’importo della futura pensione. Le regole previdenziali, infatti, stabiliscono che l’importo del trattamento di pensione deve essere di almeno 2,8 volte quello della pensione minima. Conti alla mano, per il 2023 l’importo della futura pensione deve essere di almeno 1.409 euro lordi al mese. Infine, chi sceglie il computo per andare in pensione anticipata contributiva, deve mettere in conto anche il cambio di meccanismo di calcolo della futura pensione. Infatti, l’Inps liquiderà il trattamento pensionistico interamente con il meccanismo contributivo nell’ambito della Gestione separata.