Il deputato del Pd Arturo Scotto ha parlato a Tag24 dell’impatto di Elly Schlein sulla scena politica.

Scotto (PD): “Schlein incredibile, con lei piazze sempre piene”

Vi sentite più competitivi in vista delle imminenti amministrative a guida Schlein? È una personalità oggettivamente “divisiva”…

“Le piazze che fa Schlein ai comizi Pd sono sempre piene. Il test arriva troppo presto per stabilire se ci sarà nell’immediato un’inversione di tendenza. Aggiungo che votano quattro milioni di persone, in tante realtà si mescola civismo e liste politiche e in molti territori il centrosinistra era già all’opposizione. Credo però che qualche segnale arriverà. Ripeto però: le piazze che fa Elly sono pazzesche e ci sono tanti vecchi elettori che tornano a guardare con interesse al nuovo Pd”.

Parliamo ora dei “fattacci” di Napoli, nel corso della festa scudetto in cui ci è – ahinoi – deceduta una persona… 

“Napoli ha dimostrato una grande maturità nel preparare questa vittoria. Il popolo di Napoli ha risposto all’immensa gioia di uno scudetto che si attendeva da 33 anni con grande compostezza, creatività e capacità organizzativa. È così le sue istituzioni. Il prefetto ha spiegato che questo omicidio, l’ennesimo di Camorra, non ha a che fare con i festeggiamenti. E purtroppo ci aiuta a ricordare che Napoli è una città dove la criminalità organizzata punta ancora a dominare porzioni di territorio e di economia. E che dunque uno scudetto allevia sicuramente il dolore di una città che non può essere rappresentata solo come una cartolina, ma che ha ancora tantissimi problemi irrisolti a partire dal dramma della disoccupazione e dalla presa criminale che fa leva anche a causa delle grandi ingiustizie del nostro tempo”.

Passiamo, provandoci seppur nel dolore della tragedia, alla stretta attualità politica. Come commenta il Dl Lavoro? 

“Parliamo di un’operazione spot costruita il 1 maggio per rubare la scena ai sindacati. Un Governo che parla di lavoro e lo precarizza, che parla di crisi demografica e incentiva i contratti a termine e i voucher. Ci troviamo di fronte all’ulteriore evoluzione del mercato del lavoro un supermarket del lavoro. Pericoloso soprattutto per le giovani generazioni. Occorreva invece una manovra per rendere il contratto a tempo indeterminato più conveniente rispetto a quello a tempo determinato. E spingere per il rinnovo dei contratti su cui non c’è un euro.”.

Come giudica l’operato del Governo Meloni? 

“Non ho mai riposto speranze e dunque non posso dirmi deluso. Sono invece preoccupatissimo perché la loro politica sta trasformando l’Italia in un paese più simile alla Polonia e all’Ungheria rispetto al resto dell’Europa. Sui diritti civili, sul lavoro, sul welfare stiamo facendo passi indietro pericolosissimi”. 

Vi sentite più competitivi in vista delle amministrative a guida Schlein? È una personalità oggettivamente “divisiva”…

“Il test arriva troppo presto per stabilire se ci sarà nell’immediato un’inversione di tendenza. Aggiungo che votano quattro milioni di persone, in tante realtà si mescola civismo e liste politiche e in molti territori il centrosinistra era già all’opposizione. Credo però che qualche segnale arriverà. Le piazze che fa Elly sono pazzesche e ci sono tanti vecchi elettori che tornano a guardare con interesse al nuovo Pd”.

È favorevole a stabilire un asse comune con l’M5S nell’ottica della creazione di un campo progressista unico?

“Io sono convinto che l’esperienza del governo giallorosso abbia rappresentato una stagione positiva per il paese. Aver interrotto quell’esperienza è stato un errore che abbiamo pagato molto. Dunque per me è naturale che il primo interlocutore per ricostruire un campo di forze progressiste sia il Movimento. Dopodiché è naturale che ci sia anche dentro l’alleanza una discussione tra diversi. E noi non deleghiamo la questione sociale più a nessuno perché è nel Dna della sinistra”