Una ragazza di 16 anni è stata rapita e violentata da uno sconosciuto dopo essersi appartata con il fidanzato su una minicar a Latina. È successo in una zona industriale abbandonata dello Scalo. Stando alle prime informazioni, l’uomo, che i due non conoscevano, avrebbe prima picchiato il ragazzo, provocandone uno svenimento; poi, dopo essersi messo alla guida del mezzo, si sarebbe allontanato dalla scena con la giovane, abusando di lei. Secondo il Messaggero, si tratterebbe di una persona senza fissa dimora. Dopo la denuncia dei due, gli inquirenti si sono subito messi sulle sue tracce. Lo starebbero cercando nelle aree del delitto e in quelle solitamente frequentate dai senzatetto della zona.

Latina, ragazza violentata da uno sconosciuto sulla minicar del fidanzato: è caccia al responsabile

Sono stati attimi di vero e proprio terrore, quelli vissuti da una giovane coppia lo scorso 3 maggio a Latina Scalo, in una zona industriale abbandonata. Lì, dove i due si erano recati a bordo della minicar del ragazzo per vivere qualche momento di intimità, sarebbero stati raggiunti da uno sconosciuto, un uomo, che li avrebbe aggrediti e avrebbe poi abusato della giovane. Secondo quanto riportato dal Messaggero e confermato da fonti della questura, si tratterebbe di una persona senza fissa dimora della quale non si conosce la nazionalità. Dopo aver avvistato i due, li avrebbe seguiti, raggiungendoli fino all’auto.

A due passi dalla minicar, avrebbe colpito il ragazzo con un pugno. Quest’ultimo, dopo essere svenuto e aver ripreso conoscenza, si sarebbe accorto dell’assenza del mezzo e avrebbe immediatamente lanciato l’allarme, chiamando la polizia. L’uomo, nel frattempo, avrebbe guidato la minicar fino a un rifugio abbandonato, in una stradina secondaria, per poi fermarsi e violentare la 16enne. La ragazza era stata rintracciata nella nottata del 4 maggio mentre vagava da sola in strada, ancora in stato confusionale e sporca di fango. Subito è stata portata all’ospedale di Santa Maria Goretti per tutti gli accertamenti del caso. Gli inquirenti, intanto, si sono messi sulle tracce dell’uomo, di cui la vittima sarebbe riuscita a fornire un identikit. Per il momento sul caso viene mantenuto il massimo del riserbo. Ma del responsabile non sembrerebbero esserci tracce.

Arrestato l’aggressore della ragazza stuprata su un treno Milano-Bergamo

Lo scorso aprile gli agenti hanno intanto arrestato l’uomo accusato di aver violentato una ragazza su un treno regionale in transito a Milano. Il responsabile, un cittadino egiziano di 36 anni, dovrà rispondere ora dell’accusa di violenza sessuale aggravata. Un reato contestatogli a seguito delle indagini partite dopo la denuncia della vittima, una 21enne che la mattina del 5 aprile scorso, mentre era in viaggio verso Bergamo, era stata avvicinata dallo sconosciuto che, approfittando dell’assenza di altri viaggiatori, aveva abusato di lei. A confermarlo ci sarebbero i filmati delle telecamere di sorveglianza installate sulla carrozza.

Dopo essere riuscita a divincolarsi, la giovane aveva iniziato a correre, chiedendo aiuto. Una volta arrivata in testa al treno, aveva avvisato il controllare, che si era subito messo in contatto con la polfer a Treviglio. Quando gli agenti erano saliti, l’uomo era già sceso, alla fermata Forlanini. Con l’aiuto del sistema S.a.r.i. e della banca dati “Stranieri web” era stato rintracciato e fermato nella sua casa a Dergano, nella periferia nord di Milano. Mentre lui è detenuto nel carcere di San Vittore, la vittima è costretta a fare i conti con quello che è successo. E l’episodio violento che ha vissuto sul treno si è trasformato in una cicatrice che, come la ragazza di 16 anni aggredita a Latina qualche giorno fa, porterà addosso per molto tempo, prima di riuscire a tornare a vivere serenamente.