Storia del crimine: BTK, “lega, tortura, uccidi”. Cominciamo con la consueta scheda di presentazione. Nome: Dennis Lynn Rader. Luogo e data di nascita: Pittsburg in Kansas il 9 marzo 1945. Altri nomi: Bill Thomas Killman. Soprannome: BTK, ovvero “bind, torture, kill”, “lega, tortura, uccidi”; in pratica il suo modus operandi. Vittime accertate: 10. Periodo degli omicidi: 15 gennaio 1974-19 gennaio 1991. Luoghi colpiti: Contea di Sedgwick nel Kansas. Modus operandi: strangolamento, soffocamento e accoltellamento. Altri crimini: tortura. Data dell’arresto: 25 febbraio 2005. Provvedimenti: carcere a vita (10 ergastoli, uno per ogni vittima). Uccideva introducendosi nelle abitazioni delle vittime.

Storia del crimine: BTK, “lega, tortura, uccidi”

Questo serial killer, come il misterioso Zodiac, amava giocare con polizia e media locali inviando loro lettere in cui descriveva i dettagli delle uccisioni durante il periodo di tempo in cui gli omicidi avevano luogo. Uccise l’ultima volta nel 1991; poi, dopo una lunga pausa, Dennis Rader nel 2004 si rifece vivo ricominciando a spedire lettere. Ma nel 2005 questo suo vizietto lo tradì. Fece un grave errore spedendo anche un floppy-disk che la polizia tracciò in poco tempo arrivando a lui.

Il processo e la condanna al carcere a vita

Il 28 febbraio 2005, Dennis Rader fu incriminato con dieci imputazioni per omicidio di primo grado. Subito dopo il suo arresto, l’Associated Press citò una fonte anonima che riportava la notizia di come Rader avesse confessato altri omicidi in aggiunta a quelli a lui attribuiti. Il procuratore distrettuale della contea di Sedgwick, però, smentì la notizia anche se si rifiutò di escludere che fossero in corso ulteriori indagini. In realtà, BTK confessò soltanto i 10 omicidi effettivamente commessi. Inoltre, descrisse nel dettaglio tutti i suoi orrori, e non si dichiarò affatto pentito; anzi, era fiero di quello che aveva fatto. Ricordiamo che tra le sue vittime figurano anche un bambino di 9 anni e una bambina di 11. Entrambi furono impiccati dal mostro (nella foto: Dennis Rader durante il processo).

Dennis Rader in prigione

Il giorno dopo la lettura della sentenza, il 19 agosto 2005, Dennis Rader venne portato nella prigione di El Dorado Correctional Facility. Durante il tragitto verso il carcere, Dennis Rader parlò con gli agenti penitenziari del più e del meno, ma quando sentì alla radio le dichiarazioni dei familiari delle vittime, scoppiò a piangere. A oggi, Dennis Rader è ancora in isolamento. Gli è concessa un’ora d’aria al giorno con 1 ora d’aria al giorno e può farsi tre docce a settimana. A partire dal 2006, gli è stato concesso l’utilizzo di tv e radio, la lettura di riviste e libri, e altri privilegi previsti dalla buona condotta.

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