Il branco colpisce ancora una volta, sempre in superiorità numerica e spesso anche alle spalle. Questa volta essere la vittima è toccato a un ragazzo di Perugia, caduto in una vera e propria trappola con rapina, orchestrata dalla baby gang. Solo l’intervento di due poliziotti fuori servizio ha permesso di arrivare all’arresto dei giovani aggressori.

La vittima aveva infatti pubblicato online un annuncio con cui voleva vendere alcune sigarette elettroniche, a cui aveva risposto un ragazzo (appartenente alla baby gang). Così i due si erano dati appuntamenti nel parcheggio della scuola elementare di San Martino in Colle. Il giovane credeva di arrivare e concludere tranquillamente l’affare, invece ad attenderlo era una imboscata organizzata dal gruppetto. Una volta sul posto, il giovane è stato colpito da dietro da tre ragazzi che lo hanno aggredito a suon di cascate, fino a farlo cadere a terra dove hanno continuato a colpirlo a calci e pugni. Inutile l’intervento dell’amico, che aveva accompagnato la vittima. Anche lui è stato aggredito con pugni e calci.

Perugia, l’arresto della baby gang per rapina

I presunti aggressori, compiuto il loro crimine, si sono poi allontani dalla scena con il portafoglio e le sigarette elettroniche della vittima, per poi essere fermati da alcuni agenti fuori servizio. Dopo essere stati identificati come tre minorenni, nati nel 2006, i poliziotti hanno scoperto anche con la baby gang era già nota alle forze dell’ordine per altri precedenti. Agli aggressori sono stati ritrovati il casco, utilizzato per picchiare la vittima, e la refurtiva.

Tutti e tre, sentito il procuratore della Repubblica del Tribunale dei minorenni di Perugia, Flaminio Monteleone, sono stati arrestati per il reato di concorso in rapina pluriaggravata. Per loro è scattata anche una denuncia a piede libero per i reati di concorso in lesioni aggravate dal numero delle persone e dall’uso di uno strumento atto ad offendere. I componenti della baby gang si trovano nelle rispettive case, in attesa dell’udienza di convalida. Sequestrate le sigarette elettroniche e il casco.