Entusiasmo e un’accoglienza davvero calorosa per Sergio Mattarella che questa mattina si è recato a Cesena in occasione dei 40 anni del Macfrut. Il Presidente della Repubblica è stato accolto come una vera rockstar al punto che in piazza della Libertà è riecheggiato qualche “bello” indirizzato proprio a Mattarella.

Sul posto, oltre alla folla gremita anche di bambini, è arrivato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, insieme al sindaco di Cesena Enzo Lattuca, con i quali Mattarella si è brevemente intrattenuto visitando l’area espositiva delle aziende del territorio, insieme anche a Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera e Luigi Bianchi, direttore di Cesena Fiera.

Successivamente, il presidente ha scelto di recarsi a piedi verso il teatro Bonci nella vicina Piazza Guidazzi dove si è tenuto il convegno dal titolo “Il valore dell’attività agricola per la qualità della vita del nostro Paese e per la sua immagine internazionale”. Ricordiamo che il Macfrut è l’esposizione internazionale della filiera ortofrutticola, appuntamento di riferimento per i professionisti del settore in Italia e all’estero.

Cesena, Sergio Mattarella al Macfrut: “Settore di primaria importanza”

Come anticipato, non è mancato il calore a Cesena nonostante una giornata uggiosa che non ha fermato tanti bambini dall’accogliere il Presidente della Repubblica, Per Cesena, tra l’altro, si tratta di un evento quasi storico dal momento che l’ultimo presidente ad aver fatto visita alla città era stato Oscar Luigi Scalfaro, il 17 luglio 1997.

Intanto si sono segnalati cori da stadio al passaggio di Mattarella con tanti bambini a scandire il suo nome mentre la folla cantava l’Inno di Mameli. Nel frattempo, il Presidente della Repubblica ha preso parola per ringraziare tutti i presenti e sottolineare l’importanza del settore agroalimentare per l’Italia:

È un’occasione di grande importanza per questa fiera nata qui 40 anni fa. Ci sono prodotti di eccezionale qualità come dimostra il livello delle nostre esportazioni. L’Italia ha sempre dimostrato di saper essere protagonista nell’apertura dei mercati: il contenuto di questo settore è di primaria importanza. L’agricoltura si colloca in un tema cruciale, come il cambio climatico e la sicurezza alimentare, la sostenibilità. Il legame tra agricoltura, economia, imprese e cultura è indissolubile. Sono aspetti non separati, da tenere sempre insieme, come fa questa Regione e come fa l’Italia.

A seguire, sono arrivate anche le parole del rettore dell’università di Bologna Giovanni Molari:

Per uno sviluppo equo e sostenibile della nostra agricoltura, e della società di cui l’agricoltura è riflesso e conseguenza, serviranno i tecnologi e gli scienziati, ma anche i medici, i sociologi, gli economisti e gli umanisti. Perché quello che ci serve non è solo innovazione scientifico-tecnologica, ma anche sociale e culturale. Mi sembra che abbia un significato simbolico l’iter che oggi compirà il nostro Presidente della Repubblica: un iter che lo porterà dai luoghi dell’innovazione tecnologica più avanzata, qual è Macfrut, ai luoghi della nostra storia e della più antica cultura umanistica, come la Biblioteca Malatestiana. Ecco: un simile iter serve ai nostri saperi se vogliamo davvero affrontare con coraggio le sfide del presente. Questo è particolarmente evidente nel caso dell’Agro-Alimentare, perché la ricerca scientifica, le tecnologie delle nostre aziende, e la cultura del cibo sono uno dei nostri principali biglietti da visita nel mondo, e noi dobbiamo esportare tutto ciò.