Sabato 20 e domenica 21 maggio è in programma, a Milano, l’evento Wish For A Baby. Scopo della due giorni è fornire formazione, supporto e consulenza alle famiglie che desiderano concepire figli e vogliono approfondire il tema della fertilità, della procreazione medicalmente assistita e della fecondazione in vitro con l’aiuto di esperti e professionisti.

L’organizzazione dell’evento fa però scoppiare, nuovamente, le polemiche. Chi si oppone alla manifestazione sostiene, infatti, che Wish For A Baby favorisca la propaganda a favore della maternità surrogata.

Wish For A Baby, Di Maggio (FdI): “Le nostre città non possono ospitare simili eventi”

La redazione di TAG24 ha raggiunto la deputata di Fratelli d’Italia Grazia di Maggio, che solo pochi giorni fa si è espressa, in un intervento alla Camera, contro Wish For A Baby, l’evento previsto per maggio a Milano.

Onorevole Di Maggio, perché secondo lei l’evento Wish For A Baby non deve avere luogo?

Wish For A Baby è, ufficialmente, una fiera della maternità in provetta e delle tecniche di procreazione assistita. L’evento, con un diverso titolo, si doveva tenere già l’anno scorso ma è stato rinviato dagli organizzatori dopo una grandissima mobilitazione che ha convolto sia il centrodestra che il centrosinistra. Questo perché l’evento non è nient’altro che una manifestazione gemella a quella tenutasi già a Parigi nel settembre 2021. Ebbene, proprio a Parigi la manifestazione era stata di fatto una fiera pro utero in affitto con interventi di personaggi illustri che ricordavano come la gestazione per altri fosse illegale in Francia ma altrove no. Il tutto condito con contenuti dal sapore eugenetico. Nel mio intervento ho voluto denunciare come gli organizzatori si siano presi un anno per ripulire superficialmente il messaggio nonostante in Italia la maternità surrogata sia vietata, e così la propaganda”.

La deputata di Fratelli d’Italia prosegue, poi, nel suo ragionamento:

Basta guardare ai promotori della manifestazione: uno fra tutti Babble, società che offre consulenze dettagliate per fare intraprendere i percorsi di maternità surrogata. Ecco perché è chiaro che, nonostante il messaggio sia stato cambiato, si tratta della stessa fiera dell’anno scorso. Io credo che questa battaglia non debba avere nessun colore politico perché riguarda tutti. Nel mio intervento ho utilizzato un termine forte, paragonando le donne a un’infrastruttura. Questo termine è stato utilizzato anche da validi professori, come Musio, ordinario di Filosofia e Scienze della Formazione alla Cattolica di Milano. Proprio il professor Musio ha riportato, nel suo libro Baby Boom, le esperienze delle donne che diventano madri surrogate. Io credo si stia andando verso una deriva pericolosa: le nostre città non possono ospitare simili eventi”.

Sul sito di Wish For A Baby non si parla però di maternità surrogata, ma di Procreazione medicalmente assistita e di Fecondazione in vitro. Lei pensa che il programma dell’evento non rispecchi i contenuti che poi saranno realmente proposti?

“Assolutamente, è la stessa cosa che è successa in Francia nel 2021 dove nonostante i temi annunciati si sono proposti menù e consulenze dettagliate su come intraprendere i percorsi di surrogazione di maternità. I promotori sono gli stessi, gli organizzatori sono gli stessi. È cambiato solo il messaggio che è stato ripulito”.

Il suo obiettivo è di arrivare anche quest’anno all’annullamento dell’evento Wish For A Baby previsto a Milano?

“Sì assolutamente. Come Fdi cercheremo di portare avanti questa operazione a livello cittadino, con interrogazioni comunali e con delle manifestazioni per cercare di incidere. Dobbiamo far conoscere ai cittadini milanesi e le istituzioni la realtà. Io non ho votato Sala ma credo che, in qualità di sindaco eletto dai cittadini, debba rifletta sulle perplessità espresse, che peraltro arrivano anche dalla sua parte politica. Eugenio Comencini e Valeria Valente, ad esempio, si erano opposti a questa fiera. La propaganda sulla maternità surrogata divide donne e bambino e quindi riconoscimento affettivo e procreazione. Ecco perché è un tema che riguarda tutti”.

Ci sono dei partiti, come Fratelli d’Italia, particolarmente esposti, mentre altri meno. Possiamo tuttavia affermare che tra le diverse forze parlamentari ci sia un sostanziale accordo sul mantenere il divieto alla gestazione per altri?

“Credo di sì. Dopo il mio intervento ho avuto conferme anche da parte dei colleghi dell’opposizione”.

Il Governo ha dichiarato l’intenzione di rendere la maternità surrogata reato universale. Come proseguono i lavori in vista di questo obiettivo?

“Si tratta di una battaglia che continuiamo a portare avanti. Il ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità è al lavoro, anche perché sappiamo che in diverse parti del mondo questa pratica è sempre più incentivata e sempre più donne cadono vittime di questo ricatto che poi segna la loro vita per sempre”.

Crede che occorra individuare un modo per tutelare quei bambini che sono già nati e non hanno colpe?

“Assolutamente. Per noi i bambini sono le vere vittime di questo sistema malsano. La nostra priorità è proteggere con la legge la salute dei bambini a 360°”.

Lei è una delle parlamentari più giovani della maggioranza e conosce le difficoltà che incontrano le nuove generazioni nel mettere su famiglia. Cosa farà questo Governo per supportare i giovani nei loro desideri?

“Sicuramente tra i nostri obiettivi c’è quello di incentivare la natalità con delle misure ad hoc per i più giovani. In campagna elettorale abbiamo proposto un piano assunzioni che favorisca le aziende che assumono under35. È una proposta a cui il Governo sta lavorando non con slogan, ma con fatti”.