Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina di sabato 29 aprile 2023 confermano gli attacchi da parte di Kiev su Sebastopoli, città del territorio conteso della Crimea. Un drone avrebbe colpito un serbatoio di carburante locale, provocando un ampio incendio che ha illuminato la notte cittadina. Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozzhayevnel, ha confermato l’operazione attraverso un post pubblicato su Telegram:

Un serbatoio di carburante vicino a Manganari Brothers Street, nel quartiere di Cossack Bay, è in fiamme. Secondo le informazioni preliminari, l’incendio è stato causato da un colpo di UAV.

Peraltro, la stessa Sebastopoli era stata oggetto di altri attacchi con droni negli scorsi giorni, tutti sventati dalle truppe russe. L’ultimo in ordine cronologico è quello annunciato lo scorso 24 aprile, con un drone intercettato nella zona del porto della cittadina alle 3.30 locali.

Guerra in Ucraina, le ultime notizie di sabato 29 aprile: il gruppo Wagner potrebbe sciogliersi

Detto questo, c’è da segnalare l’ultima dichiarazione da parte di Yevgeny Prigozhin, ‘titolare’ del gruppo Wagner, il quale ha evidenziato come le circostanze belliche potrebbero costringerlo a terminare le operazioni per mancanza di soldati. In un audio intercettato, Prigozhin avrebbe affermato che il gruppo si sta “avvicinando al punto in cui la compagnia militare privata Wagner sta per finire. E in breve tempo, la Wagner cesserà di esistere.”

Borrell (Ue): “Putin non vuole la fine della guerra”

Nella notte sono arrivate anche le parole di Josep Borrell. L’Alto rappresentante dell’Unione europea (UE) per gli affari esteri e la politica di sicurezza – a margine di una visita a Cartagena de Indias in Colombia – è intervenuto sul conflitto in corso nei territori ucraini, attaccando nuovamente Vladimir Putin:

Purtroppo, quando sento il presidente Putin non posso essere ottimista, perché continua a dire che ha obiettivi militari e, fino a quando non li raggiungerà, non smetterà di bombardare e distruggere il Paese. Vogliamo la pace, ma l’unico che per il momento non vuole smettere di fare la guerra è Putin. La Russia vuole continuare la guerra. L’Ucraina, che non la vuole, deve difendersi. Per questo dobbiamo aiutarla.

Putin firma la legge che prevede l’ergastolo per “tradimento”

Il pugno duro della Russia nei confronti di chi non sostiene l’azione in Ucraina è ancora più palese dopo l’ultimo decreto firmato da Vladimir Putin che prevede la pena dell’ergastolo (contro i 20 anni di pena massima, ndr) per tradimento. Si tratta di un provvedimento preso per limitare ancor di più ogni possibile situazione di dissenso all’interno del paese. Pene più dure anche per chi progetta un atto terroristico mirato a ‘destabilizzare la Russia’: anche in questo caso la pena è stata aumentata, passando da 15 ad un massimo di 20 anni di reclusione.

Zelensky chiede difesa aerea e caccia ai partner internazionali

Gli ultimi attacchi subiti dalla truppe russe nelle regioni dell’Uman e in quello di Dnipropetrovsk, hanno spinto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a chiedere nuovamente sostegno militare ai partner internazionali. Le azioni di guerra delle ultime ore hanno provocato almeno 23 vittime locali, tra cui dobbiamo segnalare anche la presenza di 4 bambini. Queste le parole di Zelensky rilasciate nel consueto video-messaggio pubblicato nella notte sui suoi canali social:

Difesa aerea, una moderna aeronautica, senza la quale un’effettiva difesa aerea è impossibile, artiglieria, mezzi corazzati. Tutto questo è necessario per garantire la sicurezza alle nostre città, villaggi, sia all’interno che sul fronte.

Lo stesso Zelensky ha poi parlato all’emittente pubblica finlandese Yle della situazione in Crimea, spiegando che nelle prossime settimane verrà intrapresa un’azione di controffensiva per cercare di riconquistare i territori annessi dalla Russia. Il leader ucraino ha però ribadito l’importanza di avere armi da parte dei propri partner, aggiungendo che l’obiettivo è “salvare il maggior numero possibile di vite, quindi il numero di armi è importante”.