In data odierna è giunto l’esito dell’autopsia di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa da Gianluca Paul Seung in quello che si è rivelato un vero e proprio agguato premeditato. L’uomo, un 35enne suo ex paziente, si era invero già recato il giorno prima dell’aggressione presso la struttura ospedaliera dove è avvenuto il fatto. A dimostrarlo i filmati delle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di risalire al colpevole, ovvero a lui. Seung ha poi attuato il 21 aprile scorso il brutale pestaggio della donna. Il tutto all’Ospedale Santa Chiara di Pisa, vicino all’Unità funzionale Salute Mentale.

Capovani aveva appena finito il suo turno. Dopo le 18:00 si era recata a recuperare la sua bicicletta per fare ritorno a casa. Proprio mentre era china per togliere il lucchetto e sbloccare così il mezzo, è stata colpita alla testa. L’arma utilizzata da Seung non è stata ritrovata e l’uomo disoccupato di 35 anni che era già stato arrestato per un’altra aggressione, l’ha utilizzata per colpirla violentemente e ripetutamente all’altezza del volto.

L’esito dell’autopsia di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa da un suo ex paziente

Stando a quanto appreso da ambienti investigativi in correlazione alla autopsia effettuata nella mattina di oggi, 28 aprile, Capovani è stata colpita con un oggetto “molto duro e smussato”. Probabilmente un mattarello o comunque simile. Sono stati almeno 10 i colpi inferti al volto e alla testa della psichiatra 55enne, impossibilitata a difendersi per via del barbaro agguato.

Gianluca Paul Seung, 35enne di Torre del Lago, autore di post social complottisti e deliranti e di altre aggressioni, dovrà ora rispondere dell’accusa per l’omicidio di Barbara Capovani. Inoltre nei suoi confronti c’è l’aggravante della premeditazione, essendosi già presentato fuori dal Santa Chiara di Pisa il giorno prima dell’aggressione del 21 aprile.

Seung è un ex paziente di Capovani e aveva più volte minacciato già la donna, come altri medici che si occupano di salute mentale. L’omicida è ora rinchiuso nel centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa. Questo dalla scorsa domenica e in regime di custodia cautelare. L’esito definitivo dell’esame autoptico eseguito oggi, sarà consegnato dal medico legale entro 60 giorni. Si potrà così stabilire l’arma effettivamente utilizzata da Seung per il terribile omicidio di Barbara Capovani.