Pensioni quota 41 ultimissime notizie 26 aprile 2023. La Riforma delle pensioni 2024 appare ancora un obiettivo lontano per il governo di Giorgia Meloni, ma la Lega torna a parlare di quota 41, dando per scontato che si farà già dal prossimo anno.

Pensioni quota 41 ultimissime notizie 26 aprile 2023

E’ il sottosegretario del lavoro e delle politiche sociali Claudio Durigon, in un’intervista al quotidiano Il Tempo, a rilanciare il cavallo di battaglia leghista in ambito previdenziale:

“Aspettiamo la prossima legge di Stabilità per capire su quante risorse possiamo contare. Ma l’obiettivo del governo, in tema di pensioni, resta quello dei 41 di contributi a prescindere dall’età anagrafica”.

Per quanto riguarda le tempistiche, Durigon è molto netto nell’affermare che quota 41 sarà in vigore già a partire dal prossimo anno:

“L’impegno che ha preso l’esecutivo Meloni è di portarla a compimento entro la fine della legislatura. Ma sono fiducioso che riusciremo a portare a casa la riforma anche prima”.

Uscita a 41 anni e ricalcolo importo con metodo contributivo

Lo stesso Durigon ha spiegato che ci sono varie ipotesi sul tavolo. Una di queste contempla l’uscita a 41 anni, accettando il ricalcolo dell’importo usando solo il metodo contributivo. L’importante, secondo il sottosegretario, è allontanarsi il più possibile dalla riforma Dini, favorendo così l’uscita degli occupati senza aggravi importanti per le finanze pubbliche.

Le risorse

Il problema principale resta quello del reperimento delle risorse. Secondo Durigon, gli stanziamenti fatti nella legge di bilancio 2023 per contrastare l’emergenza energetica potrebbero essere stati sovrastimati e dunque tramutarsi in risparmi da reinvestire nel campo della previdenza. Anche se, aggiunge il sottosegretario, “questo è solo un auspicio”.

Il tavolo con i sindacati

Le perplessità sull’approdo a quota 41 riguardano non solo le risorse a disposizione, ma anche le trattative con i sindacati che al momento sono ferme al palo. Durigon però confida di poter riprendere il dialogo con le parti sociali in prossimità della sessione di bilancio, quando il quadro delle risorse a disposizione sarà più chiaro e delineato. “Al momento -afferma il sottosegretario- stiamo analizzando le proposte arrivate”.

Durigon ha poi sottolineato che:

Oltre a quota 41, una delle priorità resta il rafforzamento dell’Ape social e l’ampliamento delle categorie considerate usuranti per le quali si possono allargare i requisiti di uscita anticipata”.