Il ministro Valditara parla di rivoluzione in merito all’introduzione dei prof tutor che entreranno nel sistema scolastico a partire dal prossimo settembre. Una novità senza dubbio sulla cui efficacia il ministro dell’Istruzione e del Merito pare non aver alcun dubbio; d’altronde, la misura porterà nelle scuole 40mila professionisti in più tra docenti tutot e docenti orientatori.

A quest’ultimi, sarà richiesto un lavoro di supporto nell’approfondimento scolastico in una veste didattica sicuramente sperimentale che però potrebbe giovare a tanti studenti del triennio. L’arrivo dei tutor è frutto di uno stanziamento di 150mila euro che servirà per l’appunto a coprire l’introduzione delle nuove figure scolastiche solamente per gli studenti del triennio conclusivo delle scuole superiori, ma il piano prevede l’allargamento anche alle medie in futuro.

Quanto al compito dei tutor, Valditara ha così descritto il ruolo dei prof-tutor:

Il tutor avrà la straordinaria possibilità, insieme con i suoi colleghi, di personalizzare la formazione dei ragazzi e nello stesso tempo di favorire il recupero dei ragazzi che magari sono un po’ indietro nella preparazione. Il tutor sarà un docente particolarmente formato in materie psicopedagogiche capace di stimolare anche quei ragazzi che in classe si annoiano perché sono molto avanti.

Scuola, Valditara chiede fiducia sui prof tutor

L’introduzione dei nuovi docenti sembra essere un punto chiave del programma di Valditara per riportare il concetto di merito all’interno degli istituti scolastici. Grazie all’apporto di queste nuove figure, il ministro dell’Istruzione e del Merito è convinto di recuperare tanti ragazzi “spaesati” durante il loro percorso formativo, un ruolo che spetterà in particolar modo agli orientatori.

Ricordiamo che ai prof tutor spetterà anche un’integrazione salariale fino a “oltre 4.700 euro per l’attività curriculare”, un incentivo importante attraverso cui, spiega Valditara, ci sarà modo di andare incontro anche alle famiglie in difficoltà economiche:

Veniamo incontro alle esigenze di quei ragazzi che magari rischiano di rimanere sulla strada il pomeriggio perché i genitori lavorano o non hanno la possibilità di pagare docenti di supporto. Al pomeriggio questi ragazzi avranno l’opportunità di approfondire e studiare con insegnanti appositamente pagati, sotto coordinamento dei tutor e d’intesa con gli altri docenti.