Il Partito Democratico di Elly Schlein non parla solamente di diritti civili e di ambiente ma mette al centro della propria azione politica, in questo momento di opposizione, una ricetta per il lavoro. L’approccio laburista, dunque, non manca. La Segretaria ha già promesso di fare tutto il possibile per arrivare all’approvazione del salario minimo, ma non è tutto. Per il Nazzareno bisogna anche limitare i contratti a termine, varare una legge sulla rappresentanza sindacale, abolire gli stage extracurriculari gratuiti e ridurre in modo strutturale il cuneo fiscale.

Proposta PD lavoro: le parole di Cecilia Guerra

A prendere parola su questo tema è Cecilia Guerra, Responsabile al Lavoro della Segreteria del PD, ai microfoni dell’AGI: “La precarietà in Italia – ha detto – è un problema molto serio. Il lavoro a termine, su cui interviene il decreto del governo, riguarda ormai oltre 3 milioni di persone”. Sui contratti a termine, poi, ha detto che:

Vanno regolamentati, come si è riusciti a fare in Spagna. Vanno limitati a quelle situazioni oggettivamente difficili o straordinarie, come i picchi di produzione che si possono verificare in aziende di alcuni settori. Situazioni straordinarie che vanno certificate dai sindacati e dalle organizzazioni datoriali.

E qui si inserisce l’altro fronte su cui il Partito Democratico ha annunciato di voler dare battaglia: “Quello dei contratti pirata. Ci sono sindacati che vengono creati ad hoc per indebolire la contrattazione”. Motivo per cui è importante:

Introdurre una legge sulla rappresentanza che conferisca ai sindacati realmente rappresentativi il compito di stipulare i contratti con le associazioni datoriali a loro volta rappresentative. 

Lotta ai contratti a termine

I contratti a termine solo se di carattere “straordinario ed urgente”. Sta qua il cuore della proposta dem: “Se si prolunga di anno in anno, anche per dieci anni, lo stesso contratto a termine, turnando i lavoratori a cui viene offerto, significa che questo elemento di eccezionalità non c’è e che si può assumere in maniera stabile”, osserva Cecilia Guerra:

Continuare con contratti a termine significa impedire ai giovani di programmare la loro esistenza. I certificatori privati, come i consulenti del lavoro, sarebbero chiamati a certificare le deroghe per i contratti a termine senza alcun intervento dei sindacati. A noi non va bene. Vogliamo limitare questa forma di lavoro a tempo che ha raggiunto ormai tre milioni di lavoratori costretti a passare da contratto a termine in contratto a termine”

Capitolo stage

Contemporaneamente, il Pd intendere portare avanti la battaglia per l’abolizione degli stage extracurriculari gratuiti utilizzati in sostituzione del lavoro contrattualizzato e adeguatamente remunerato. Così Cecilia Guerra:

Diciamo No all’utilizzo eccessivo dei voucher. Quello che ci teniamo a dire, è che la flessibilità di per sé non è un male, può essere applicata in tanti modi, con le dovute tutele. Ma oggi vediamo il lavoratore utilizzato come merce, in un meccanismo di ricattabilità.

Infine, secondo Guerra gli interventi del governo sul cuneo fiscale sarebbero del tutto insufficienti a fronteggiare l’onda inflazionistica che investe il nostro Paese e che ha portato a una grave perdita di potere d’acquisto dei salari. Le parole:


Altro che l’invito alla moderazione salariale contenuta nel Def. La spirale inflattiva non è legata all’alto livello salariale: nel nostro paese, a differenza che in altri paesi Ue, i salari sono fermi da tempo. Semmai, in alcuni settori, sono i profitti a recuperare più dell’inflazione e, sotto questo punto di vista, è possibile una migliore redistribuzione della ricchezza. C’è bisogno che si apra una stagione contrattuale per sei milioni di lavoratori del settore privato che hanno contratti scaduti da tempo, e si garantisca il rinnovo di quelli pubblici, assieme a una riduzione strutturale del cuneo fiscale, recuperando contemporaneamente evasione e ridistribuendo il carico fiscale.