Tragico incidente nei fondali dell’isola di Giannutri in provincia di Grosseto, luogo prediletto dei sub insieme all’Isola del Giglio, dove un 42enne muore durante un’immersione.

Nel pomeriggio di ieri, Venerdì 21 Aprile, un uomo si è sentito male, mentre era sotto acqua, ed è poi successivamente deceduto. Si tratta di Ziad Samaha di 42 anni, nato in Libano e residente a Roma dove lavorava come consulente della Fao.

Ieri mattina insieme a due amici, provenienti anche loro da Roma, si era recato a Porto Ercole e da lì si è imbarcato su un natante di un diving locale dell’Argentario per recarsi nell’isola di Giannutri.

L’uomo si è immerso nelle acque dell’isola insieme ai due amici ma poco dopo i due colleghi di immersione lo hanno perso di vista. I due hanno subito iniziato a cercarlo, e pochi minuti dopo lo hanno trovato quasi esanime e privo di sensi nelle profondità delle acque.

Insieme, i due amici, lo hanno subito preso e portato in superficie, dove sono saliti sulla barca del diving cercando di rianimarlo ed effettuandogli anche un massaggio cardiaco. Allo stesso tempo hanno anche attivato i soccorsi, infatti poco dopo dall’ospedale Misericordia di Grosseto è partito anche l’elicottero “Pegaso”. Quindi con la barca hanno fatto rotta a Porto Ercole.

Una volta giunto al porto il sub è stato subito soccorso, direttamente sul molo dedicato ai diving, dal personale del 118 di Pegaso e della Croce rossa italiana giunta sul posto per prestare le prime cure.

I soccorritori hanno cercato di rianimarlo, ma ogni tentativo del personale sanitario è risultato vano.

Grosseto sub muore durante immersione: probabile l’ipotesi di un malore

Da una prima indagine è probabile che Ziad Samaha si sia sentito male proprio mentre si trovava in immersione, per una embolia gassosa. La perdita di conoscenza gli ha poi fatto deglutire molta acqua. I polmoni, infatti, durante il massaggio cardiaco hanno lasciato uscire il liquido, segno evidente della presenza di acqua di mare.

La salma, già nel tardo pomeriggio di ieri è stata trasferita alla camera mortuaria dell’Ospedale di Orbetello, dove si trova a disposizione delle autorità competenti per gli accertamenti di legge.

Probabile che il magistrato disponga l’esame autoptico per capire esattamente cosa abbia provocato la morte del sub.

A Roma Ziad Samaha collaborava con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, quale consulente della Fao. Era nato e ancora residente a Beirut, in Libano, era uno studioso del mondo marino, sua grande passione, 

I dati degli infortuni dei sub

Il DAN, la più grande, importante e attiva organizzazione al mondo dedita alla sicurezza dello sport subacqueo ha pubblicato i dati riguardanti gli infortuni durante l’attività di immersioni subacquee. Per fortuna questi hanno una bassa incidenza. Si parla di un 0,04% (dati più recenti indicano uno 0,006% di incidenza per ogni immersione), rispetto allo 0,91% del calcio, l’1,89% del basket o lo 0,09% del nuoto.

La maggioranza, circa il 98% di questi incidenti subacquei, riguarda barotraumi e altri infortuni di gravità limitata. La mortalità nella subacquea è davvero bassissima si registrano 3 casi su 100.000.

Secondo i dati lo sport subacqueo è uno sport facile e sicuro, adatto a persone di ogni età, anche se a volte non mancano incidenti anche in questo campo come l’ultimo accaduto a Giannutri.

Per evitare problemi e incidenti occorre comunque seguire delle regole precise.

Alcuni incidenti subacquei possono ad esempio, essere provocati da intossicazione da monossido di carbonio, un gas inodore e incolore che si lega all’emoglobina 200 volte più facilmente dell’ossigeno, è in grado di provocare ipossia e morte.

È importante anche immergersi sempre al fianco di operatori seri e professionali e mai da soli per evitare problemi durate le immersioni. Inoltre, è fondamentale scegliere centri diving che utilizzano bombole di prima qualità, che le ricaricano in luoghi ben areati e con compressori in ordine.