Superbonus, continua la riapertura delle banche alla cessione dei crediti d’imposta. Due novità odierne vanno in questa direzione, dopo la conclusione di nuovi accordi in ri-cessione da parte di Intesa Sanpaolo, mentre Poste Italiane sta inviando delle comunicazione ai propri clienti che rientrano nella fase di accettazione delle pratiche di acquisto dei bonus edilizi, con la richiesta di specifici documenti. La riapertura delle compravendite degli sconti in fattura e dei crediti d’imposta avviene a qualche giorno di distanza dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto 11 del 2023 che, di fatto, aveva bloccato la vendita del superbonus e delle altre agevolazioni fiscali.

Superbonus riapertura crediti, cessione e sconto: ultime novità da Intesa Sanpaolo e Poste Italiane

Buone notizie arrivano in merito alla riapertura degli acquisti dei crediti d’imposta da parte degli istituti bancari sul superbonus e sugli altri bonus edilizi. Intesa Sanpaolo ha annunciato un altro accordo per trasferire parte dei crediti che detiene nei propri cassetti fiscali e che sono rimasti incagliati negli ultimi mesi. L’operazione è conosciuta come “ri-cessione dei crediti d’imposta” e consente al gruppo bancario di liberare plafond per riprendere ad acquistare i crediti dai clienti. Intesa rappresenta il maggiore partner bancario nelle operazioni dei crediti e degli sconti in fattura: nei due anni di superbonus ha acquistato bonus per un valore commerciale di 16 miliardi di euro, circa la metà dell’intera capacità del mercato. L’accordo annunciato nella giornata di oggi, 21 aprile, è quello per la cessione di crediti per 40 milioni di euro a favore di Salcef Group, per un totale di plafond fiscale “liberato” di 6,5 miliardi di euro.

Superbonus riapertura crediti, Intesa forse prossima all’apertura del canale ufficiale di acquisto bonus

Miliardi di euro che potenzialmente saranno pronti a essere reintrodotti sul mercato per l’acquisto di crediti e sconti del superbonus da privati e imprese. Quello della ri-cessione è uno strumento che consente alle imprese acquirenti dei bonus poter effettuare la compensazione delle proprie imposte a un valore reale più basso di quello nominale, dal momento che l’acquisto del credito – come quello di Salcef Group – avviene a un prezzo inferiore rispetto a quello da pagare per le tasse. Un circuito che consente alle banche di liberarsi dei crediti incagliati e alle imprese di realizzare una sorta di “taglio al cuneo fiscale”, anche di alcuni punti percentuali. Il meccanismo sarà anche uno dei pilastri sui quali si reggerà la nuova piattaforma Enel X che entrerà sul mercato nel prossimo mese di giugno, mediante la vendita di crediti alle imprese, soprattutto a ridosso delle scadenze fiscali.

Superbonus riapertura crediti, Poste Italiane chiede documenti ai clienti per acquistare i bonus

Per un istituto bancario che prepara il plafond di spesa dei bonus edilizi e del superbonus, ce n’è un altro, Poste Italiane, che sembrerebbe essere avanti con la riapertura dell’acquisto dei crediti d’imposta, pur senza un canale ufficiale già attivo. Tuttavia, l’istituto finanziario sta inviando in questi giorni, ai propri clienti, delle comunicazioni via email per delle pratiche di vendita dei bonus già avviate nei mesi scorsi e poi rimaste in sospeso. Poste Italiane chiede delle integrazioni dei documenti, seguendo le nuove disposizioni contenute nel legge di conversione del decreto 11 del 2023. Per molteplici clienti la prima fase della pratica risulta superata. Ovvero, Poste Italiane comunica che non si sono verificate criticità.

Quali documenti chiede Poste Italiane per concludere la pratica di cessione

Nella comunicazione è contenuta la richiesta di Poste Italiane ai cedenti del credito, di integrare la pratica con documenti specifici. Tra questi, chi riceve la comunicazione dovrà allegare il contratto di appalto che è stato sottoscritto tra l’impresa che ha portato avanti gli interventi e il committente. Tutti i certificati richiesti riguardano, nello specifico, la documentazione essenziale per escludere la responsabilità solidale di Poste Italiane, in veste di acquirente dei crediti e degli sconti, nel caso in cui dovessero verificarsi delle irregolarità.