Spese mediche detraibili: in base ai dati che vengono presi dalle farmacie, dalle Asl (Azienda Sanitaria Locale), dagli ospedali e dalle altre strutture che permettono di sostenere delle spese sanitarie, l’Agenzia delle Entrate inserisce le relative informazioni all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023.

Può succedere, però, che a volte, anche se il contribuente ha sostenuto delle spese mediche detraibili durante il corso del periodo d’imposta 2022, queste ultime non vengano indicate né all’interno del modello 730/2023 o del modello Redditi PF 2023 e né all’interno del foglio informativo.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo a vedere insieme quali sono le motivazioni per cui può generarsi questa mancanza e che cosa bisogna fare per poter portare in detrazione le spese sanitarie sostenuto nel corso dell’anno precedente.

Spese mediche detraibili: ecco quali spese sanitarie vengono inserite all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023

All’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023 l’Agenzia delle Entrate inserirà alcuni dati precompilati, che il contribuente potrà decidere di accettare senza modifiche oppure di modificare o integrare.

Tra queste informazioni ci sono anche quelle relative alle spese mediche detraibili, che, nel caso in cui non siano inserite all’interno del modello 730 precompilato, potrebbero comunque essere indicate manualmente dal contribuente.

Ecco, in particolare, quali sono le spese sanitarie che vengono indicate nella dichiarazione dei redditi precompilata:

  • l’acquisto di farmaci presso le farmacie e le parafarmacie;
  • le prestazioni rese da:
    • gli ottici;
    • gli psicologi;
    • gli infermieri;
    • le ostetriche;
    • i tecnici sanitari di radiologia medica;
    • le strutture autorizzate a fornire i servizi sanitari e non accreditate;
    • gli esercenti le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione;
    • i soggetti che sono iscritti all’albo dei biologi;
    • gli iscritti agli elenchi speciali ad esaurimento.

Nella dichiarazione precompilata l’Agenzia delle Entrate inserisce anche le spese per l’acquisto di farmaci veterinari, le spese per le prestazioni veterinarie e tutte le altre spese che vengono sostenute e comunicate all’amministrazione finanziaria da:

  • le Asl (Aziende Sanitarie Locali);
  • le Aziende Ospedaliere;
  • gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;
  • i Policlinici universitari;
  • i Presidi di specialistica ambulatoriale;
  • le Strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa;
  • gli altri Presidi e Strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari;
  • i medici;
  • i medici-chirurghi;
  • gli odontoiatri.

Quali sono le motivazioni per cui le spese sanitarie non vengono indicate nella dichiarazione dei redditi precompilata 2023? Ecco che cosa bisogna fare

Nel caso in cui il contribuente abbia sostenuto alcune delle spese mediche detraibili che abbiamo specificato durante il corso del precedente paragrafo, ma queste non siano state inserite né all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023 e né all’interno del foglio informativo, potrà comunque andare modificare in maniera manuale il proprio modello, aggiungendo le spese effettivamente sostenute all’interno degli appositi campi.

Per avere maggiori informazioni su come compilare il modello 730 per portare in detrazione le spese mediche sostenute durante il corso dell’anno precedente, ti consiglio di andarti a riprendere il nostro articolo di approfondimento, pubblicato sempre qui su Tag24.

Le motivazioni per cui l’Agenzia delle Entrate può non inserire le spese mediche detraibili sostenute dai contribuenti nella dichiarazione precompilata sono le seguenti:

  • il soggetto che ha effettuato la prestazione non ha trasmesso i dati delle spese mediche detraibili al Sistema Tessera Sanitaria oppure ha comunicato che le informazioni trasmesse non erano corrette;
  • il Sistema Tessera Sanitaria non ha trasmesso i dati all’Agenzia delle Entrate, la quale non ha potuto inserirli nella dichiarazione dei redditi precompilata. Questo può succede in caso di:
    • documenti duplicati che riportano gli stessi dati;
    • emissione di un numero di documenti troppo elevato da parte di una struttura per lo stesso contribuente;
    • importi molto alti per un singolo contribuente trasmessi da poche strutture.