Lunedì l’annuncio semi-ufficiale: giovedì sarò a Manchester per discutere con il City. Firmato Adriano Galliani. Parte la caccia al biglietto del treno. Fissato, bloccato, strapagato. C’è Adriano, si va.
Ma in realtà, non va. Mercoledì mattina il Times annuncia che l’incontro si terrà a Londra. Illustri colleghi da una parte e dall’altra spiegano che al meeting di fine anno non ci sarà Galliani (presente in interconnessione dal Brasile), ma “solo” Ariedo Braida, l’agente Fifa Giuseppe Riso e Cantalamessa junior. Partenza da Milano Linate alle ore 10:30. Jet, (si presume) privato. Perché 1) il Milan è il Milan; 2) l’unico volo schedulato a quell’ora è easyJet: va bene che la società di via Turati ultimamente ha tirato le cinghia, ma sarebbe troppo. Dopo brevi consultazioni con i colleghi inglesi, è evidente che il gruppetto rossonero non atterrerà in nessuno degli aeroporti civili (Gatwick, Heathrow), ma più probabilmente al London City o al Biggin Hill (che poi è vicino al West Kent Golf club, e viste le abitudini di Tevez…). Insomma, il flight tracker è inutile. E per di più, avrebbe poco senso vedersi in centro.
Il quartier generale del Manchester City a Londra si trova nei pressi di Marble Arch, all’interno del “quadrilatero del lusso”, tra l’Intercontinental, l’Hilton, il Four Seasons, Galvin at Windows e l’ambasciata giapponese. È questo il posto dove (se si concretizza) si portano avanti le trattative. Quattro ore e passa di attesa però non bastano. Da quell’ufficio entra e esce solo una persona. Gli uscieri dicono “quando c’è qualche trattativa in corso, di solito arriva il catering, ma oggi…” Oggi nemmeno l’ombra di un pasticcino.
Così, con il passare delle ore appare chiaro: Brian Marwood non ha nemmeno fatto lo sforzo di venire a Londra (se avesse chiesto, i biglietti del treno sarebbero stati pronti) e, molto probabilmente, il Milan si è incontrato solo con Kia Joorabchian per definire una strategia. I rossoneri e l’agente insomma avrebbero studiato una linea comune per riuscire a strappare Tevez al City con le buone o le “cattive”, tentando di superare nel miglior modo possibile qualsiasi vincolo (da qui, la presenza di Cantamessa).
A saperlo prima…

Federico Farcomeni