Minecraft Legends uscirà nei prossimi giorni, ma, come tutti si aspettavano, la collaborazione tra Mojang e Microsoft si conferma un duo vincente. Il gioco, infatti, sa addattarsi ad ogni tipo di intrattenimento, che si tratti dei più grandi o dei più piccoli.

Minecraft Legends, che stravolge nuovamente la formula ludica con l’obiettivo di creare uno strategico in tempo reale atipico e accessibile a tutti.

Minecraft Legends, un mix del tutto inedito

Una prima grande novità sono i nuovi “villain“, ossia i cattivi. Minecraft Legends si concentra invece sull’invasione dei Piglim, maialini antropomorfi, tanto buffi quanto cattivi. Direttamente dal Nether, orde di porcellini rosa hanno occupato il Sovramondo, mettendo in pericolo tutte le creature che lo abitano, sia quelle ostili che quelle pacifiche come i villici. Ma è proprio a questo punto che entra in gioco il player (che potreste essere proprio voi), con le divinità dell’Overworld che chiederanno aiuto ad un personaggio che si trasformerà nell’eroe di turno.

Dopo l’apertura di un portale, l’eroe verrà catapultato in un nuovo mondo, dove sarà guidato da un tiro di creature bizzarre. Qui riceverà uno speciale liuto grazie a cui può assumere la guida della quasi totalità degli esseri viventi che si aggirano nel Sovramondo e utilizzarli come pedine nella lotta ai Piglim. Questa volta, però, si assume il diretto controllo del personaggio con una visuale in terza persona, lasciando la possibilità di muoversi in libertà.

Qui l’eroe potrà creare e posizionare piccole strutture con cui generare creeper, scheletri, golem e altre unità. Tutte creature che possono essere reclutate tramite un suono emesso dal liuto. Si tratta di un modo di giocare diverso, che a volte richiede continui spostamenti per recuperare eventuali mostri lasciati indietro o che sono rimasti senza un obiettivo dopo aver distrutto un edificio o eliminato un plotone di Piglim.

Durante un attacco non è possibile creare formazioni particolare o disporre la squadre in uno specifico modo, ma l’unica alternativa disponibile è quella di un menù che ci da la possibilità di evidenziare tutte le unità di un determinato tipo. Dopo un po’ di pratica si renderà conto che tale meccanismo funziona molto bene e che l’unico reale problema risiede nel non poter richiamare rapidamente le forze nei paraggi. Possiamo farlo da un qualsiasi generatore di mob, vero, ma in questo caso saranno teletrasportati fino a noi la totalità dei guerrieri in campo. Per intenderci, anche coloro che magari stavano per distruggere una struttura nemica.

In questo gioco, a differenza degli altri, si può attaccare anche con il nostro personaggio, seppur solo con la spada di diamanti. Inoltre gli unici attacchi che si possono fare sono contro i Piglim minori, mentre sono inutili contro quelli più grandi e contro gli edifici, ma potranno aiutarvi per difendere le truppe impegnate con i bersagli più grandi.

Come cambiano le costruzioni

Uno degli aspetti più importanti riguarda proprio il non dover generare tutto in un punto unico e poi passare all’attacco. Non è importante focalizzarsi sulla realizzazione di truppe da tenere in giro per la base, pronte per la difesa: in Minecraft Legends, le unità vengono generate in maniera così veloce che bastano pochi secondi per far spuntare dal nulla un piccolo esercito di creeper pronti a farsi esplodere sul bersaglio designato. Dimenticatevi i lunghi viaggi con decine di unità al seguito, perché lungo il percorso è meglio radunare i mob ‘vagabondi’, che si uniranno a quelli generati in loco. Dopotutto anche realizzare un generatore di golem, zombi o altri mostri richiede solo pochi istanti e una quantità irrisoria di risorse. Capita infatti di posizionarne diversi in luoghi strategici nei dintorni della città avversaria o dell’accampamento di Piglim.

Tutte le altre strutture più piccole devono essere protette, dal momento che fungeranno da potenziamenti e la loro presenza nella base contribuisce ad aumentare il quantitativo massimo di risorse trasportabili, le unità selezionabili o quelle che si possono creare. Ovviamente non sarà un’impresa semplice poter erigere tutti questi edifici, visto che le loro mura non sono fatte di semplici pietre ma di un prezioso materiale che si ottiene solo ed esclusivamente abbattendo le fortificazioni dei Piglim. Si tratta, per certi versi, di una moneta che equivale all’esperienza in un gioco di ruolo, poiché è l’unica a consentire di migliorare l’efficienza in fase di attacco e difesa.

Piglim all’attacco

Il nostro obiettivo sarà quello di esplorare ogni bioma di questa mappa e di tenere a bada le varie tribù dei Piglim, ciascuna con il proprio capo da sconfiggere in una specie di boss fight. Da una parte dovremo radere al suolo gli accampamenti che i nostri avversari hanno costruito, ma non solo, perchè dovremo anche fortificare le varie città e fare in modo che durante le invasioni, soprattutto notturne, nessuno si faccia male. Una modalità nella quale l’utente può decide quanto velocemente avanzare o se prendersi del tempo per sbloccare qualche potenziamento.

Il multiplayer

Una delle novità più importanti è rappresentata dal multiplayer online, la modalità che, molto probabilmente, attirerà la maggior parte dei giocatori. Le partite vengono svolte in mappe generate proceduralmente, ma la vittoria viene contesa tra due squadre, da un massimo di quattro giocatori l’una.

Ovviamente ogni team deve condividere le proprie risorse e fare in modo che la base sia sufficientemente protetta, affincbé le orde avversarie non la radino al suolo. Per il resto lo svolgimento è molto simile a quello della campagna, anche qui troviamo numerosi accampamenti di Piglim e la loro presenza trasforma l’esperienza multiplayer in un PvPvE privo di momenti morti. L’unico vero inconveniente, probabilmente, è il tempo richiesto per completare le partite, che possono durare decisamente a lungo.