Era stato ampliamente previsto da tutti i sondaggi ed i primissimi exit poll alla chiusura dei seggi non hanno lasciato spazio ad alcuna interpretazione: Massimiliano Fedriga si conferma presidente della regione Friuli-Venezia Giulia. Battuti Massimo Moretuzzo (Pd-M5s) ed Alessandro Maran (Azione-Italia Viva). Ecco le prime parole del neo rieletto presidente:

L’affermazione è al di sopra, davvero al di sopra di ogni aspettativa. Ovviamente sono soddisfattissimo e ringrazio tutti gli elettori. Spero di riuscire a continuare come ho fatto con il gruppo che mi ha dato una mano nell’amministrazione precedente, ovvero garantire quella visione di lungo periodo – ha aggiunto Fedriga -: basta con la politica che fa una campagna elettorale continua e cerca il consenso nel breve periodo. Dobbiamo cominciare ad avere una visione di lungo respiro per questa Regione e programmare i prossimi anni, non i prossimi mesi.

Fedriga rieletto, gongola il centrodestra

È un’altra prova di forza per il centrodestra che si conferma su livelli importanti e cala il tris dopo aver vinto, due mesi fa, le elezioni regionali di Lazio e Lombardia. Il plauso arriva anche dal Presidente del Consiglio:

Congratulazioni a Massimiliano Fedriga, riconfermato Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Ha lavorato molto bene in questi anni – ha detto Giorgia Meloni sui social – insieme a tutta la coalizione, e sono certa continuerà a farlo. Una vittoria che premia il modello amministrativo e il buongoverno del centrodestra e che ci sprona a fare sempre meglio.

Per Silvio Berlusconi è la vittoria del buongoverno. Il numero uno di Forza Italia, sui suoi canali social, commenta in questo modo:

Esprimo le più vive congratulazioni al presidente Massimiliano Fedriga per la riconferma alla guida della Regione Friuli Venezia Giulia. Dopo la vittoria alle elezioni politiche e quella alle elezioni regionali della Lombardia e del Lazio, il buongoverno del centrodestra si conferma ancora una volta vincente. Quindi: avanti tutta.

Non poteva mancare il commento di soddisfazione di Matteo Salvini che prima si complimenta con Fedriga e poi esalta la performance del suo partito, la Lega, di cui il governatore è espressione: “Lega e Lista Fedriga – spiega la card del Vicepremier – hanno fatto insieme oltre il 30%”.

Un’amarezza consapevole

L’umore che regna dalle parti dell’opposizione è quello di un’amarezza, certo, ma in un certo senso consapevole. La forza del candidato, in combinato disposto con il vento favorevole di cui gode il centrodestra, erano delle condizioni di partenza assai sfavorevoli. Lo ammette la deputata del Pd – già governatrice del Friuli Venezia Giulia – Debora Serracchiani. Le sue parole:

Siamo di fronte a un traino nazionale, la campagna elettorale è stata trainata dal vento favorevole per la destra, noi abbiamo giocato in una posizione più difficile. Abbiamo messo in campo un’alleanza di centrosinistra credibile che si è mossa in modo unitario, frutto di un’elaborazione politica anche nazionale e di un lavoro condiviso in Consiglio regionale. Ma la destra in Friuli Venezia Giulia, nel suo complesso, ha goduto di una spinta molto forte, che era attesa e che era difficilissimo contrastare. L’entusiasmo rinnovato che c’è nel partito democratico ci auguriamo verrà pesato anche nei numeri: servirà soprattutto nel medio e lungo periodo per un lavoro di cucitura e di rigenerazione su cui siamo già da ora impegnati.

Più autocritico, invece, Carlo Calenda. Il leader del Terzo Polo, infatti, ha giudicato deludente l’esito delle urne:

Il risultato per noi è deludente e, purtroppo, non si discosta di molto da quello delle altre regionali. Questo tipo di elezione, per un partito di centro, sono il peggio che può capitare perché la gente tende a votare da un lato o dall’altro.

A metà strada, infine il commento del Movimento 5 Stelle. Queste le parole del coordinatore regionale Luca Sut del MoVimento 5Stelle Fvg:

Prendiamo atto della volontà degli elettori del Friuli Venezia Giulia che hanno scelto di premiare la giunta Fedriga uscente, giunta e presidente in particolare, che hanno saputo raccogliere consenso negli anni di governo e negli ultimi mesi in particolare, attraverso ingenti elargizioni di risorse – grazie al Pnrr e agli ultimi governi Nazionali – e avvio di progetti senza, tuttavia, una visione strategica di crescita della Regione che sconta una serie di problematiche irrisolte a partire dalla sanità, infrastrutture, trasporti, economia e ambiente.