La Roma di Jose Mourinho trova una vittoria fondamentale contro la Sampdoria per 3-0, grazie ai gol di Wijnaldum, Dybala ed El Shaarawy (QUI la cronaca). I giallorossi salgono così al quarto posto in classifica, a quota 50 punti, in attesa della gara tra Milan e Napoli. Un successo ottenuto senza mai soffrire troppo, soprattutto nel secondo tempo, quando la squadra blucerchiata è rimasta in inferiorità numerica. Oltre che del risultato, Mourinho è rimasto soddisfatto anche della prestazione della sua Roma contro la Sampdoria, come testimoniato nel post-partita ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole dopo il lungo silenzio stampa, iniziato a seguito delle querelle con gli arbitri: “Nel primo tempo lo 0-0 era una frustrazione – riporta Romanews.eu. Abbiamo creato gioco. Abbiamo avuto due opportunità chiarissime e lo 0-0 era duro. In 10 l’altra squadra era sempre in difficoltà. Abbiamo segnato e per 10/15 minuti non abbiamo avuto l’ambizione di aumentare la qualità e l’intensità del gioco offensivo per cercare di vincere e in quel momento lì loro si sono avvicinati, ma senza creare un grande pericolo. Dopo abbiamo cambiato, abbiamo messo Solbakken che era fresco e ha dato più intensità, quando Paulo si è accentrato abbiamo avuto di più la palla. I tre punti sono importanti per la squadra che aveva perso le due scorse partite.”

Roma-Sampdoria, Mourinho: “Stankovic non si tocca, è un mio amico”

Mourinho ha poi proseguito, commentando la partita di Wijnaldum, tra i migliori in campo: “Sentivo che stava per arrivare questa prestazione da parte sua. Quello che mi ha soddisfatto veramente è stato Llorente che ha aspettato e con pazienza ha avuto un’evoluzione progressiva. Diego ha fatto una partita che mi colpisce come allenatore. Ovviamente Gini ha giocato molto bene.”

Un commento sul gesto fatto per Stankovic, bersagliato dai cori dello Stadio Olimpico e successivamente difeso da Mourinho:Stankovic non mi deve ringraziare, l’ho fatto per un grande uomo e amico, ma lo farei anche per un altro. Sono stato tante volte insultato in maniera diversa e in diversi stadi. Ho costruito intorno a me un muro di protezione. Lui è un grande uomo, penso che per lui dal punto di vista individuale non sia un problema. Però a casa, con i figli e la famiglia, non è bello. I nostri tifosi sono fantastici ma in quel momento ho pensato che potevo seguire il mio istinto. E il mio istinto è che lui è un mio amico e non si tocca”.

Tra futuro tattico e nel club

C’è la possibilità che Mourinho torni alla difesa a 3 con questi giocatori? Questa la sua risposta: “Vediamo. Dipende dagli avversari e dai giocatori che abbiamo a disposizione. Di solito penso sempre a mettere in campo i giocatori considerati migliori. Anche per questo motivo quando si parlava di giocare con Celik con la difesa a 3 io ho risposto che lui non è un terzo, lo può fare. Diego ha più palla degli altri difensori che sono bravi in altri aspetti di gioco. È quello che dà più uscita di costruzione, mi è piaciuto molto perché era concentrato. Con la palla è sempre stato molto tranquillo e ha cercato il giocatore libero tra le linee.”

Chiusura finale di Mourinho sul suo futuro e sulla presenza dei Friedkin all’Olimpico: “I Friedkin ci sono quando decidono di stare, io lavoro con loro e sono contento se sono venuti, se si sono divertiti. Sono felice per loro però io lavoro con loro. Se si parla del mio futuro? E di che? Della prossima partita…. (ride, ndr.)”.