La senatrice socialista Elena Marinucci è morta stasera, all’età di 94 anni. Più volte sottosegretaria alla Sanità, Marinucci è stata una leader del Partito Socialista.

Psi, addio alla senatrice Elena Marinucci

Politica in lutto, all’età di 94 anni è morta Elena Marinucci nella sua casa a Roma circondata dall’affetto dei suoi cari. Storica esponente del Psi e dei Socialisti Democratici Italiani, è stata oltre che senatrice della Repubblica, sottosegretaria di Stato ed europarlamentare.

Oggi l’Abruzzo ha perso una donna di alto profilo, la senatrice Elena Marinucci, protagonista nel secolo scorso della scena politica abruzzese e nazionale. Ha saputo valorizzare il ruolo e l’impegno delle donne in politica e nella società civile, valori che rimarranno come memoria per il futuro”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Chi è la politica socialista morta all’età di 94 anni

Dopo gli studi presso il liceo ginnasio Domenico Cotugno dell’Aquila, Elena Marinucci si laureò in Giurisprudenza all’università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Sposatasi nel 1951 con il deputato e avvocato aquilano Nello Mariani, svolse per alcuni anni attività di avvocato presso lo studio del marito e dal 1965 al 1987 fu anche docente di diritto a L’Aquila. Diventò attiva in politica durante le manifestazioni a favore della legge Fortuna-Baslini sul divorzio, durante il suo lungo impegno politico ottenne la riduzione delle tempistiche per il divorzio con la legge 74. Nominata poi da Bettino Craxi responsabile femminile nazionale del partito, si spese ed ottenne l’inserimento delle quote “rosa” all’interno del partito.

Nel 1987 si espresse a favore della legalizzazione della surrogazione di maternità e appoggiò il gruppo Donne e Diritto della Commissione nazionale di parità, che supportava il divieto di disconoscimento di maternità e paternità nei casi di fecondazione artificiale.

La sua primissima biografia, “Una rivoluzione positiva”, scritta insieme alla storica Anna Maria Isastia, racconta proprio le sue battaglie, le lotte per affermare la dignità delle donne. Diceva la senatrice Marinucci: “Nei secoli la donna – si legge nel libro – è stata sempre sottomessa al volere dell’uomo, per la famiglia, per il quieto vivere o perchè semplicemente più debole. Dopo tante battaglie per la nostra autodeterminazione, però, la violenza c’è sempre e molto spesso resta impunita. Io non mi stancherò mai di dirlo: denunciate, fatelo sempre e non abbiate paura!”.