Cannavacciuolo Cucine da Incubo. Manca poco alla nuova edizione di Cucine da Incubo, lo show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy che torna in onda dal 2 aprile ogni domenica in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, e sempre disponibile on demand. Chef Antonino Cannavacciuolo è sempre il padrone di casa di queste missioni impossibili e si mette ancora una volta a servizio dei ristoranti in crisi.

Il format è sempre quello che conosciamo da tempo: Cannavacciuolo arriva in un ristorante per provare in prima persona i piatti e valutare così cibo e servizio, osservando lo staff a lavoro. A quel punto offre la sua consulenza e dà anche consigli per il menù, senza dimenticare una totale rivoluzione dell’ambientazione del locale in questione, perché la location è il primo fattore che colpisce un ipotetico cliente e lo invoglia ad entrare in un posto che non conosce.

Cannavacciuolo Cucine da Incubo: conferenza stampa

Chef Cannavacciuolo ha presentato la nuova edizione che avrà una prima puntata da Novara, città in cui ha lasciato il cuore, visto che la famiglia protagonista di questo appuntamento d’esordio gli ha ricordato la sua storia: “La prima puntata di quest’anno, quella che si è svolta a Novara, è forse la mia preferita di questa edizione perché mi ha dato qualcosa a livello personale. C’è un padre così che dà tanto spazio al lavoro e ha tirato su questo luogo per dare un futuro alla sua famiglia. Quando ti trovi di fronte a storie del genere rifletti tanto. Questo racconto mi ha segnato, sono tornato a casa con un altro spirito“.

Solo poco tempo fa il programma ha ricevuto i complimenti da Maurizio Costanzo, scomparso lo scorso 24 febbraio, e questo ha colpito molto Antonino: “Sapere che lui apprezzava questa trasmissione e il mio lavoro è stato come ricevere la terza stella Michelin. Ricevere un complimento da un genio come lui è stato una cosa bella, come avere un premio“. Ricordiamo che il suo ristorante “Villa Crespi” ad Orta San Giulio, in Piemonte, è diventato il dodicesimo in Italia ad ottenere tre stelle Michelin. Questo importante riconoscimento è stato conferito allo chef lo scorso 8 novembre durante la nuova edizione della “Guida Michelin Italia 2023” che si è tenuta in Franciacorta.

Cucina e calcio: due passioni, un solo cuore

Da grande tifoso del Napoli, ovviamente non sono mancate domande in merito al rapporto tra calcio e cucina. Due mondi che sembrano opposti, ma che invece hanno tanto in comune. “Spalletti (allenatore attuale del Napoli, ndr) è un grande perché vedo nelle sue parole l’emozione per il calcio. Lui pensa al calcio anche quando dorme. Costruire una squadra del genere è come per un grande chef costruire la sua brigata. Ha sempre una parola per tutti e mai per il singolo. Quando la stampa vuole fare i complimenti al singolo, lui porta subito il discorso verso la squadra. Vuole che tutto il gruppo sia importante“.

Chef Cannavacciuolo fa sempre riferimenti al mondo del calcio, soprattutto con la sua brigata: “C’è quello più preparato nella preparazione, chi impiatta meglio, chi ha bisogno di più tempo e quindi magari va messo ai secondi. C’è uno che puoi cazziare perché con la cazziata ti dà di più, mentre un altro va nel panico e quindi magari va portato fuori in giardino per parlare a quattro occhi e allora poi arriva più convinto e grintoso. Questo fa parte della squadra e dobbiamo capirlo noi che siamo al comando perché questi ragazzi sono giovani e dobbiamo guidarli. Bisogna lavorare sulla parte emotiva. Come faccio io. E come fa Spalletti“.