Tragedia in Arabia Saudita dove un autobus che trasportava alcuni pellegrini verso la città santa della Mecca è andato in fiamme dopo una collisione su un ponte, uccidendo 20 persone e ferendone quasi 30, secondo quanto riferito dai media statali sauditi.

Secondo le prime indagini, il veicolo avrebbe preso fuoco in seguito alla collisione con le barriere di sicurezza stradale su un ponte all’altezza di Aqabat Shaar. La strada in cui è avvenuto l’incidente è lunga circa 14 chilometri ed è aperta da più di 40 anni con la creazione di 11 gallerie e 32 ponti.

L’autobus al momento dell’incidente si trovava nella regione sud-occidentale di Asirin Arabia Saudita. Secondo quanto riferito dall’emittente televisiva qatariota “Al Jazeera“, l’autobus era partito da Khamis Mushayt ed era diretto ad Abha.

Questo ennesimo episodio mette in luce le persistenti sfide per il trasporto sicuro dei fedeli sia verso la Mecca che verso Medina, le città più sacre dell’Islam, e arriva durante la prima settimana del Ramadan, uno dei periodi più intensi per i pellegrinaggi.

“Secondo le informazioni preliminari al momento il numero dei morti in questo incidente ha raggiunto i 20 e il numero totale di feriti è di circa 29”, ha riferito il canale Al-Ekhbariya affiliato allo Stato.

Le vittime avevano “nazionalità diverse” ma per ora non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle loro identità.

L’emittente locale ha poi riferito che l’autobus avrebbe avuto un guasto, forse ai freni, come riporta anche un altro media. Il veicolo sarebbe quindi andato a sbattere contro un ponte, si sarebbe ribaltato e avrebbe preso fuoco.

Un filmato trasmesso da Al-Ekhbariya mostra un giornalista in piedi davanti a quello che sembrava essere proprio la carcassa bruciata di un autobus. Tutto quello che resta del mezzo di trasporto.

Arabia Saudita autobus in fiamme: incidente simile nel 2019

Nell’Ottobre del 2019, circa 35 stranieri sono morti e quattro sono rimasti feriti. L’incidente aveva coinvolto un autobus e un altro veicolo pesante vicino a Medina, una delle città sacre per i musulmani, nell’ovest del paese.

Anche in quel caso la stampa locale aveva informato per prima la popolazione saudita. Le persone coinvolte nell’incidente erano pellegrini arabi e provenienti dai paesi asiatici. Quattro persone ferite erano state portate in ospedale e la polizia anche in quell’occasione così come oggi aveva avviato un’indagine sulle cause dell’incidente.

Oggi i pellegrinaggi sono una componente essenziale di un fiorente settore turistico che i funzionari sauditi sperano possa aiutare a diversificare e affrancare l’economia del regno dai combustibili fossili.

Sono milioni i musulmani che in questo periodo dell’anno effettuano il “grande pellegrinaggio” o Hajje in questo caso si formano lunghe code di autobus che creano non pochi problemi al traffico in tutta l’Arabia Saudita.

Il pellegrinaggio alla Mecca

Il pellegrinaggio alla Mecca è il quinto pilastro dell’Islam ed è un atto obbligatorio che però può essere compiuto solo a determinate condizioni. Ogni musulmano ha l’obbligo di recarsi alla Mecca almeno una volta nella vita se i suoi mezzi lo consentono.

Il pellegrinaggio si svolge tra l’ottavo e il tredicesimo giorno del mese di Dhu l-hijjah. Costituisce un evento importante nella vita del credente, rappresentando un mezzo di purificazione. Nel viaggio verso e attorno la casa di Dio l’uomo chiede perdono per i suoi peccati e viene purificato attraverso il suo pentimento e la celebrazione dei riti.

Il musulmano, dopo il pellegrinaggio, porta il titolo meritorio di Hajji e dovrebbe tendere verso una vita devota. Il pellegrinaggio alla Mecca è anche un valido sistema d’integrazione sociale.

Il luogo del pellegrinaggio è la grande moschea della Mecca che comprende la Ka’bah e la fonte di Zamza.