Allora siamo stati tutti ingannati. La Carbonara non è de Roma, il Parmigiano italiano è un falso, la Pizza cu ‘a pummarola pure. Per non parlare di Tiramisù e Panettone. Tutto cibo che abbiamo copiato, oppure inventato da qualche anno. Sì, è tutta una truffa: il Made in Italy è un falso, quello vero è quello degli altri. Parola di Alberto Grandi, professore dell’Università di Parma, dove insegna storia dell’alimentazione. Ma la Coldiretti non ci sta, critica l’intervista pubblicata dal Financial Times: “Un attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana”. E, casualmente, arriva all’indomani dell’annuncio che la cucina italiana – probabilmente – diverrà patrimonio immateriale dell’Unesco.

Ma andiamo con ordine. Il professore, che sta facendo parlare di sé con alcuni podcast proprio sul cibo – per sfatare miti e favole sulla cucina italiana – , spiega che la carbonara è stata inventata dagli americani; il parmigiano, quello origina, è made in Wisconsin; la pizza? La maggior parte delle persone non la conosceva fino al 1950. Panettone e Tiramisù sono di recente invenzione. Obiettivamente, alcune affermazioni posso – e anzi lo sono – probabilmente vere. Il tiramisù, così come lo mangiamo oggi, appare nei libri di cucina negli anni ’60, quindi sì, è abbastanza recente la sua invenzione. Probabilmente nei secoli scorsi esisteva già, una sorta di tiramisù, ma era fatto con altri ingredienti e altro metodo. Il panettone, che secondo Grandi originariamente era un cibo dei poveri (che peraltro spesso sono i cibi più buoni) e non mangiato a Natale: solo grazie all’intuizione di Angelo Motta, nel 1920, nacque il panettone natalizio. Sulla carbonara esiste la storia che furono gli americani a ‘crearla’, durante la II Guerra Mondiale, perché c’era pecunia di cibo e avevano a disposizione solo uova, bacon e spaghetti. Fu così che poi lo suggerirono ai cuochi italiani. L’altra storia parla dei carbonai, dell’Abruzzo: la carbonara sarebbe l’evoluzione del piatto ‘cace e ove’ (cacio e uovo). La pizza, come sembra, è nata tra il 1700 e il 1800. Ma già nell’epoca dei romani esisteva un lontano antenato: delle focacce fatte con farina di frumento (le Libum secundum). Poi durante i primi anni del ‘900, gli immigrati napoletani portarono la pizza negli Usa, ma nel resto dell’Italia no. Il parmigiano made in Wisconsin, però, è difficilmente da credere. Magari sarà così, ma già Boccaccio nel Decamerone ne parlava (e l’America neanche era stata scoperta).

La cucina italiana patrimonio dell’Unesco: la reazione della Coldiretti

Detto questo, l’intervista di Grandi al Financial Times ha fatto infuriare la Coldiretti, secondo cui l’articolo “cerca di banalizzare la tradizionale alimentare nazionale, dalla carbonara al panettone, dal tiramisù fino al Parmigiano Reggiano. Sulla base di fantasiose ricostruzioni – sottolinea la Coldiretti – si contestano le tradizioni culinarie nazionali più radicate. In sostanza la carbonara l’avrebbero inventata gli americani e il panettone ed il tiramisù sono prodotti commerciali recenti ma soprattutto si arriva addirittura ad ipotizzare che il Parmigiano Reggiano originale sia quello che viene prodotto in Wisconsin in Usa, la patria dei falsi formaggi Made in Italy”. E la Confederazione degli agricoltori non nasconde alcuni timori, perché potrebbero esserci “preoccupanti risvolti di carattere economico ed occupazionale. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre infatti – sostiene la Coldiretti – terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine”.