Il primo pensiero dei cutresi appena svegli è se anche oggi ritroveranno un cadavere tra le acque dello Jonio. E il mare non delude mai. Le acque hanno infatti vomitato un altro cadavere, sospinto dalla spuma delle acque cristalline che bagnano la Calabria. E’ la 90esima vittima del naufragio di Cutro avvenuto ormai un mese fa. La domanda che tutti pensano o, tutt’al più chiedono a voce sommessa, è: “Quanti ancora?”. Secondo le autorità dovrebbero mancare ancora all’appello una decina di persone, molto probabilmente ormai diventati una decina di cadaveri.

Nel primo pomeriggio del 25 marzo è stata avvistato in mare il corpo di un ragazzo di circa 30 anni, che galleggiava in balia delle onde proprio davanti la costa di Steccato di Cutro. Se 90 è la paura, qui vige solo la tristezza per la catastrofe del 26 febbraio, quando si rovescio il barcone proveniente dalle coste della Turchia, con a bordo migranti di diverse nazionalità. Secondo quanto riferiscono i funzionari della prefettura di Crotone, delle 90 persone decedute, 34 sono i minori morti (21 maschi e 13 femmine), di cui 31 sotto i 14 anni. I restanti 56 corpi erano 30 maschi e 26 femmine che provavano a fuggire da un destino che in pochi vorrebbero sulle spalle. Fortunatamente, si continua a cercare senza sosta. Il 24 marzo infatti la neo prefetta Franca Ferrara, ai giornalista, ha assicurato che le ricerche andranno avanti giorno e notte per trovare le vittime del naufragio di Cutro.

Naufragio Cutro, il Comune inaugura un monumento dedicato alle vittime

Il Comune di Cutro ha inaugurato un monumento per ricordare al tragedia del 26 febbraio. “Questo monumento sta a significare che noi i riflettori non li abbasseremo mai. Sarà a ricordo di quello che è successo per ribadire la solidarietà e l’accoglienza del popolo di Cutro”, ha detto il sindaco Antonio Ceraso, nel corso dell’inaugurazione. “Alla memoria dei morti ed ai sopravvissuti sia dedicato ogni giorno un nostro pensiero ed un nostro atto di amore. Questo naufragio ci serva da monito ad impedire che trafficanti e scafisti di esseri umani senza scrupoli possano mettere a rischio la vita di migranti disperati”, è l’iscrizione sulla stele di marmo. Dopo l’inaugurazione del monumento, nella chiesa della Santissima Annunzia di Cutro si è svolto il concerto solenne in memoria delle vittime del naufragio tenuto dall’Orchestra sinfonica della Calabria diretta dal maestro Alberto Veronesi.

Continuano gli sbarchi in tutta Italia

Proseguono gli sbarchi in tutta Italia. Per lo più sono migranti provenienti dalle coste del Nord Africa. Lampedusa esplode, in 24 ore sono arrivate oltre 2000 persone. Nella notte tra il 24 e il 25 marzo sono approdati in 267, soccorsi dalla ong Louise Michel e dalle motovedette della Guardia di finanza. Si tratta di un nuovo record dopo i 43 sbarchi di venerdì 24 marzo con un totale di 1.778 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola, da dove ieri sono state trasferite 525 persone, al momento ci sono 1.831 ospiti a fronte di poco meno di 400 posti disponibili. Pozzallo ha accolto 400 migranti dei 727 salvati, mentre 320 sono stati portati ad Augusta e 7 in tre ospedali di Catania.