Come si prepara il mate, la bevanda più amata dal popolo argentino. Il mateè una bevanda originaria del Sudamerica e in particolare dell’Argentina.

Come si prepara il mate argentino

Spesso chi fa un viaggio in Sud America e in particolare in Argentina torna come souvenir il mate. La bevanda tanto amata dagli argentini e che da alcuni anni sta spopolando anche nel resto del mondo. Come prima cosa è necessario un recipiente per contenere le foglie sminuzzate di matè è una tazza.
Uno strumento non può mancare e la bombilla, che è una sorta di speciale cannuccia di metallo munita, su un’estremità, di un filtro che impedisce alla foglioline essiccate di venire aspirate mentre si assume la bevanda.
Il tempo di preparazione non è superiore ai 10 minuti ed è necessario anche un pentolino per far riscaldare l’infuso con una temperatura di 80 gradi ma non farla bollire con all’interno le foglie. Il più è poi fatto, con l’acqua che deve essere tolta per poi gustare il mate.

L’origine del mate

L’origine del mate è antica, ed è da ricercare ai colonizzatori spagnoli, dagli indios guaraní, nel XVI secolo avevano l’abitudine del tè. Inizialmente i primi ad usare il mate furono gli indigeni che la usavano con acqua fredda, bevendo e separando le foglie con le labbra superiori. Con il passare del tempo fu adottata come bibita tradizionale dei gaucho e huaso, in Argentina, Paraguay, Uruguay, Cile e Regione Sud del Brasile e lungo tutta la cordigliera delle Ande.
Oggi il mate è molto amato anche dai calciatori, nel pre partita siamo spesso abituati a vedere sportivi con in mano la tazza, e in Argentina non è così insolito vedere argentini riunirsi a cerchio per bere il mate tutti insieme, come segno di aggregazione.