Endometriosi e gravidanza: in che modo influisce sulla possibilità di diventare mamme? Questa patologia, oltre a provocare forti dolori soprattutto durante le mestruazioni, interferisce pesantemente con la vita quotidiana delle donne che ne sono affette e causa infertilità. Questo però non significa che sia impossibile realizzare il proprio desiderio di maternità, anche se le probabilità risultano essere inferiori rispetto a quelle di una donna sana.

Endometriosi e gravidanza: esperienze

La malattia si manifesta quando l’endometrio, ossia la mucosa che riveste l’utero, migra verso altre parti del corpo. Una condizione che può verificarsi già dalla prima mestruazione e durare fino alla menopausa. L’endometriosi è una malattia complessa e invalidante. Si stima che in Italia colpisca circa 3 milioni di donne in età riproduttiva. Ha delle ripercussioni anche sulla fertilità: può danneggiare la qualità degli ovociti, creare problemi per l’impianto dell’embrione nell’utero, o anche creare aderenze che ostruiscono il passaggio nelle tube. Nel momento in cui viene diagnosticata, spesso in ritardo, la domanda che molte donne pongono al proprio ginecologo è se potranno diventare madri. Questa possibilità dipende in realtà da molteplici fattori.

Innanzitutto l’età gioca un ruolo fondamentale, così come la diagnosi precoce della malattia e un trattamento tempestivo. Infatti, una volta individuata la patologia, è possibile procedere con una terapia farmacologica mirata. L’uso della pillola è un modo per preservare la fertilità. Nel caso in cui questa terapia non dovesse sortire gli effetti sperati, e a seconda anche della gravità dei sintomi dell’endometriosi, si può optare per un intervento chirurgico. Bisogna però considerare che l’asportazione di cisti endometriosiche, soprattutto se da entrambe le ovaie, può ridurre i livelli dell’ormone antimulleriano e del numero di follicoli ovarici. Ossia la ‘riserva’ della fertilità. Ogni donna ha però una propria storia. Sono diverse le testimonianze, nei gruppi Facebook che riuniscono le donne con questa patologia, di gravidanze andate a buon fine dopo interventi chirurgici o terapie.

Endometriosi in gravidanza: rischi e terapie

La possibilità di avere una gravidanza con l’endometriosi non è da escludere a priori. Altre due opzioni da prendere in considerazione, nel caso non si riuscisse in modo naturale, sono la crioconservazione degli ovociti (da effettuare presso centri privati); oppure il ricorso alla fecondazione assistita. L’importante è affidarsi a uno specialista che saprà individuare il percorso più adatto da affrontare. Bisogna sapere però che in alcuni casi una gravidanza con l’endometriosi può essere accompagnata da un rischio più elevato di complicanze (seppur non di molto rispetto alle altre gestanti), sia nel corso dei 9 mesi di gestazione, che durante il parto. In alcune donne i sintomi legati alla malattia possono attenuarsi con la gravidanza, ma non è una regola. Non è detto che per tutte sia così. Inoltre è necessario sapere che durante la gravidanza sono sconsigliate le terapie ormonali e non è possibile intervenire, ad esempio tramite laparoscopia, per rimuovere eventuali lesioni causate dalla patologia.