“Il ponte sullo Stretto di Messina sarà un boom economico per la Sicilia e non farlo per la mafia sarebbe una resa morale”. Salvini è un fiume in piena e sul suo ponte sfodera il meglio di sé. E promette che i cantieri inizieranno entro l’estate del 2024. Una data da segnarsi in agenda. E attacca tutti i detrattori del ponte Salvini, contrari alla mega opera perché o ci sbattono gli uccelli, o disturbano i pesci oppure fa ombra. Alcuni avranno detto sicuramente così, altri probabilmente avranno aggiunto sottovoce che non bisogna farlo perché magari rovina il panorama. Qualcuno invece ha provato a dire che sì, magari potrebbe essere utile per attraversare più velocemente lo stretto, ma le priorità sono altre. E si chiamano infrastrutture, come ha sottolineato più volte Legambiente.

“Il mio obiettivo è aprire i cantieri entro l’estate 2024. Per la Sicilia sarebbe un boom economico: secondo uno studio che ho letto, infatti, ci sarebbe un aumento del pil siciliano dal 5 al 10 per cento”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a un convegno sullo sviluppo del sistema infrastrutturale della Sicilia a Palermo. “Il ponte non è roba di sinistra o destra, ma degli italiani e dei siciliani. Facciamo squadra – ha aggiunto – datemi la forza per andare avanti, perché ci saranno centinaia di ostacoli”. Ma non quello della mafia perché il no al ponte sullo Stretto perché c’è la criminalità organizzata “sarebbe una resa morale, economica e sociale. E poi la mafia non è un’esclusiva territoriale siciliana, ma prospera dove non c’è lavoro”. E, dunque, probabilmente no dove ci sono opera milionarie da costruire.

“Il ponte è un acceleratore, e aver accelerato sul ponte costringe a correre su strade, ferrovie e autostrade”, che però secondo il rapporto di Legambiente sono infrastrutture che latitano. “Però rimane più forte la voce del no”, continua il ministro. “Ogni giorno leggiamo almeno 15 interviste strampalate che dicono ‘no al ponte’ perché gli uccelli ci vanno a sbattere, o perché crea ombre o perché disturba i pesci. E ancora ‘no al ponte’ perché ci sono i terremoti ma ci sono anche in Giappone e in Turchia eppure continuano a costruirli”. Salvini è poi tornato a parlare di quanto costerebbe il suo ponte: “meno di un anno di reddito di cittadinanza, almeno poi ce l’hai”. E per Salvini il ponte sullo Stretto “è una straordinaria opera green e sarà anche un enorme volano turistico. Il ponte è un diritto naturale dei siciliani”, ha concluso. 

Ponte sullo Stretto di Messina, il progetto incassa il sì dell’Europa

“Mentre il Pd e la sinistra in Italia remano contro il Ponte sullo Stretto, il progetto portato avanti dal ministro Salvini e dalla Lega al Governo incassa un altro importante sostegno a livello europeo”, esulta Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana in ottica Lega. “Le parole della commissaria Valean, che ha dichiarato che l’Ue è pronta a sostenere a ogni livello il Ponte, conferma la bontà del progetto e l’utilità di un’opera strategica che rappresenta un’occasione imperdibile, attesa da decenni e capace di dare un grande impulso alla crescita economica e occupazionale non solo del sud ma di tutto il paese”. E quindi: “Non sarà una cattedrale nel deserto, ma una meraviglia italiana nel mare che consentirà di sviluppare l’intero sistema infrastrutturale, incluse le zone interne. Bruxelles sostiene il Ponte, mentre il Pd rema contro l’Italia e i suoi interessi. Che fine hanno fatto le forze politiche che per anni dicevano ‘Ce lo chiede l’Europa?’”.