La Costituzione australiana potrebbe cambiare per la prima volta in 50 anni. Il leader australiano Anthony Albanese ha svelato i dettagli cruciali di un referendum pianificato che, se approvato, istituirà un organismo formale per gli indigeni per fornire consigli sulle leggi, una “voce” degli aborigeni e degli isolani dello Stretto di Torres.

Australia referendum aborigeni, di cosa si tratta

Entro la fine del 2023 in Australia si terrà un referendum per riconoscere le persone aborigene in Costituzione. Questo sarebbe un passo notevole per il riconoscimento dei diritti dei circa 700mila aborigeni che vivono in Australia spesso in condizioni di povertà e fra molte discriminazioni.

Si tratterà del primo referendum in 24 anni per l’Australia che, se approvato, istituirà un organo di rappresentanza chiamato “Voice”, un organo di rappresentanza delle popolazioni aborigene che collabori sia con il Parlamento che con il governo. Nella Costituzione verrebbe introdotto un nuovo capitolo dedicato al «riconoscimento degli aborigeni e degli abitanti delle Isole dello stretto di Torres», cioè le popolazioni autoctone di un gruppo di isole che si trovano nel Queensland.

L’Australia tra la fine del Settecento e la fine dell’Ottocento fu una colonia britannica e durante il periodo del colonialismo migliaia di aborigeni vennero sottomessi e costretti ad allontanarsi forzatamente dalle loro terre. Oggi la maggioranza di loro vive in condizioni di povertà e si mantiene grazie a sussidi statali.

La proposta di introdurre un organismo come “Voice” era già stata prospettata da alcuni leader aborigeni nel 2017, ma venne respinta dall’allora primo ministro Malcolm Turnbull di stampo conservatore. Il governo successivo sotto la guida di Scott Morrison propose di introdurre un gruppo di rappresentanza degli aborigeni ma senza cambiare la Costituzione. Dopo circa un decennio di governi conservatori, ora Albanese – eletto nel 2022 – si sta impegnando nel cambiare la Carta fondamentale del Paese per tutelare gli aborigeni.

Giovedì Albanese ha annunciato la formulazione proposta per una domanda da sottoporre agli australiani.

Una proposta di legge per modificare la costituzione per riconoscere i Primi Popoli dell’Australia istituendo una voce aborigena e degli isolani dello Stretto di Torres. Approvi questa proposta di modifica?“, reciterà il quesito.

La proposta, ancora da discutere in Parlamento, afferma che la Voce “si presenterà” a parlamentari e responsabili politici “su questioni relative agli aborigeni e alle popolazioni delle isole dello Stretto di Torres”.

Non è ancora stato stabilito quando si terrà il referendum, probabilmente sarà tra ottobre e dicembre. Per essere approvato il referendum dovrà ottenere la maggioranza dei voti sia a livello nazionale, che in almeno quattro dei sei stati. Non sarà previsto un quorum: in Australia il voto è obbligatorio per legge anche in caso di referendum.