Il Consiglio Europeo si riunisce oggi al tavolo di lavoro con 27 capi di Stato e di governo, i vertici comunitari e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. I temi trattati saranno Ucraina, competitività, mercato unico, economia ed energia. Prima dell’inizio del Consiglio Europeo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è fermata a parlare con i giornalisti. La premier ha ribadito la posizione del governo sull’Ucraina:

La linea italiana è molto chiara. Nell’attuale contesto non c’è misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo, è l’unico modo per costringere a una negoziazione giusta, non si può prescindere da chi è l’aggressore e chi l’aggredito. La posizione della Lega sull’Ucraina francamente non mi preoccupa.

Tema energia, Meloni prima dell’inizio del Consiglio Europeo: “Servono strumenti obbiettivi e comuni”

Per quanto riguarda l’energia, la presidente del Consiglio ha affermato che l’Italia sostiene l’importanza di una risposta con “strumenti e obiettivi comuni”: diversificazione delle fonti, lotta contro la speculazione e le disfunzioni del mercato del gas, riduzione della domanda energetica, accelerazione dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili, rapido riempimento degli impianti di stoccaggio.
Le posizioni assunte sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green hanno creato però qualche frizione con Bruxelles. A tal proposito la premier ha spiegato:

La tesi che noi continuiamo a sostenere è che, fermi restando gli obiettivi della transizione che condividiamo, non riteniamo che l’Unione debba occuparsi anche di stabilire quali siano le tecnologie con le quali arrivare a quegli obiettivi. Anche perché ci sono delle tecnologie sulle quali l’Italia, e anche l’Europa, sono un’avanguardia, e legarci a tecnologie che sono di fatto ritenute come avanguardia da nazioni esterne all’Unione secondo me è una scelta che non favorisce la competitività del nostro sistema. Mi pare una tesi di buon senso e confidiamo che possa passare anche per quello che riguarda i biocarburanti.

Il patto di stabilità

Rispondendo a una domanda sul Patto di Stabilità Giorgia Meloni ha affermato che per l’Italia “sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, la sfida deve essere una governance più attenta alla crescita e non solo alla stabilità. Su questo ci sono passi in avanti ma bisogna ancora lavorare molto. L’Ue dovrebbe imparare dai propri errori del passato e dalla realtà che stiamo affrontando”.

Secondo la leader, “oggi a noi e a tutti i Paesi membri sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, per la transizione digitale, per le catene di approvvigionamento strategico”, per questo motivo “non possiamo pensare che gli investimenti necessari per rendere competitivo il nostro sistema non vengano tenuti in considerazione nella governance”