La Rai snobba la Nazionale femminile e l’Under 21, presentando un offerta decisamente più bassa rispetto a quella precedente. Una mossa che non è affatto piaciuta alla FIGC, che, dopo aver rimandato al mittente quanto offerto, ha deciso di muoversi in solitaria. Tutti i match delle azzurre e degli azzurrini, quindi, saranno trasmessi sul sito ufficiale della Federazione e su i suoi canali social.

La Rai snobba la nazionale femminile e Under 21

Il vecchio accordo, sottoscritto nel 2019 e terminato a dicembre 2022, prevedeva che la tv di stato trasmettesse 34 partite dell’Under 21, 40 di altre nazionali giovanili e 32 della femminile. Già da prima della naturale scadenza del contratto la FIGC e la Rai avevano cercato di intavolare una trattiva, con l’emittente televisiva che, però, non si era ma spinta oltre un’unica offerta al ribasso del 50%. L’impossibilità di riuscire a trovare un punto di mediazione ha fatto si che la trattativa saltasse ancor prima di iniziare.

La Federcalcio voleva promuovere maggiormente il calcio giovanile e, in particolare, quello femminile, in forte rampa di lancio. L’idea prevedeva una maggiore promozione degli eventi, con orari delle partite più comodi per i telespettatori e che i match non fossero trasmessi esclusivamente su RaiSport. Un progetto decisamente ambizioso, volto a dare maggior visibilità ad un calcio ritenuto di “secondo livello”. La tv di stato, però, non ha visto lo stesso potenziale visto dalla FIGC, decidendo di non muoversi dall’offerta iniziale.

L’accordo, però, prevedeva anche le esclusive da Coverciano, anche quelle che riguardano la Nazionale maggiore. Ma non solo, perchè la Federazione ha deciso di muoversi da sola anche per la produzione di altri contenuti esclusivi, come ad esempio le interviste e veri e propri documentari come “Sogno Azzurro” (realizzato proprio con Rai), che ha riscosso tanto successo. Tutti fattori che hanno spinto la stessa FIGC a prendere una strada alternativa, rafforzando la media factory interna già molto attiva sulla produzione di contenuti per i social, e mettendosi al lavoro per lo sviluppo di una OTT, una piattaforma in cui saranno convogliati tutti i prodotti esclusivi e che prevede la realizzazione di veri e propri studi televisivi.

Un passo indietro che nessuno si aspettava, visto anche il forte successo che tutto il calcio femminile sta riscuotendo, con un investimento i cui frutti sarebbero poi stati raccolti negli anni successivi. La situazione, però, non è da considerarsi totalmente chiusa, vista anche la forte rivoluzione interna alla tv di Stato voluta dalla premier Giorgia Meloni, che vede in uscita anche l’amministratore delegato Carlo Fuortes.