La presidenza del Consiglio dei ministri non si è costituita parte civile nell’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, nata dall’inchiesta quattro sulla strage di piazza della Loggia a Brescia. Quarantanove anni dopo la strage che ha ucciso 8 persone e ferite 100, si torna in aula per cercare nuovi pezzi di verità sull’esplosione di una bomba nascosta in un cestino di rifiuti. Davanti alla giudice Francesca Grassani si è aperta l’udienza preliminare nell’ambito dell’indagine quater sulla strage del 28 maggio 1974 che ha visto emergere come possibili esecutori dell’attentato le figure dei neofascisti veronesi Marco Toffaloni e Roberto Zorzi. Dopo l’analisi di eventuali eccezioni delle difese, i pm potrebbero giù discutere del rinvio a giudizio solo di Zorzi, che vive negli Usa, mentre nei prossimi giorni toccherà a Toffaloni, che si trova in Svizzera, il cui ruolo è di competenza del Tribunale dei Minori perché aveva 17 anni, tre anni in più del compagno di passione politica.

Strage Brescia, la presidenza del Consiglio non si costituisce parte civile nell’udienza preliminare di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni

Immediata la reazione dell’avvocato Federico Sinicato, legale dei familiari delle vittime che all’Agi dice:

“La mancata costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio costituisce un’assenza significativa. Può essere un’assenza dovuta alla carenza di informazioni da parte dell’Avvocattura dello Stato o alla carenza di mandato, nel senso che la Presidenza del Consiglio ha ritenuto di non costituirsi parte civile. In entrambi i casi è un’assenza significativa”.

Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage di Brescia, fa sentire la sua voce:

“Mi auguro che la Presidenza del Consiglio chiarisca nei prossimi giorni cos’è successo”. Lo dice Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage di Brescia in merito alla mancata costituzione di parte civile nell’udienza preliminare. Non so cosa sia accaduto. Se non è stata avvertita l’Avvocatura dello Stato oppure se è stata avvertita e ha scelto di non esserci”.

Nell’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, si sono costituti parte civile il Comune di Brescia, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e un lungo elenco di familiari delle vittime. In mattinata è previsto l’intervento del pm Caty Bressanelli. La decisione sul rinvio a giudizio non arriverà oggi, visto che sono già state fissate altre udienze.

Strage Brescia, Pd: “Il Governo chiarisca”

 “Oggi, per la prima volta, all’avvio di uno dei tanti processi sulla strage di Piazza della Loggia, uno dei più gravi delitti contro la democrazia italiana, non era presente come parte civile la presidenza del consiglio dei ministri. Non sappiamo se si tratti di una scelta deliberata o di una dimenticanza. In entrambi i casi, un episodio grave, sul quale chiediamo che il governo dica una parola chiara. Lo meritano il paese, la città di Brescia offesa dalla strage, i familiari delle vittime”.

Lo dichiarano il sentore Alfredo Bazoli e il deputato Gianni Girelli parlamentari bresciani del Partito democratico annunciando la presentazione di una interrogazione.