A ‘Cose di Calcio’, programma condotto da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti su Cusano Italia Tv, è intervenuto Luciano Zauri, ex difensore tra le altre della Lazio e della Fiorentina e ha fatto una panoramica sul derby capitolino.

“La partita di domenica pomeriggio tra Lazio e Roma valeva molto per la classifica. E poi si sa il derby di ritorno vale di più, sia perché la stagione è inoltrata e la classifica è più delineata sia perché poi passano molto mesi per il derby successivo. Una grande Lazio, dal primo all’ultimo minuto. Poi con l’espulsione di Ibanez la partita è andata in discesa. La squadra biancoceleste era l’unica che provava a fare qualcosa, la Roma si è difesa nella sua metà campo, il gol era nell’aria. È una Roma che ha fatto un passo indietro rispetto a quanto aveva fatto prima”.

Zauri (ex Lazio) a ‘Cose di Calcio’: “Zaccagni merita di giocare in Nazionale”

Ospite della trasmissione ‘Cose di Calcio’, Luciano Zauri ex difensore della Lazio ha parlato anche dell’atteggiamento della panchina giallorossa: “La Roma ha una panchina molto vivace. Loro non perdono mai l’attimo per mettere i piedi in campo, non è un bel vedere, credo che lo spettacolo che regalano i 22 nei 90 minuti basta e avanza. Chi è fuori deve fare lo spettatore e non creare disturbo”.

Secondo Zauri era prevedibile che la partita fosse così accesa e ricca di tensioni. Sull’espulsione di Ibanez: “Gli episodi condannano una squadra o l’altra, ma ridurre il tutto all’errore di un singolo è riduttivo vista la mole di gioco messa in campo dalla Lazio. La Roma è stata molto rinunciataria sin dall’inizio, il gioco della Lazio è stato possesso palla e finalizzazioni. Per la Roma qualche ripartenza, ma credo Provedel non abbia toccato palla”.

Alla vigilia del match per le qualificazioni europee contro l’Inghilterra a Napoli, Roberto Mancini non ha convocato Zaccagni in Nazionale, per Zauri, l’attaccante biancoceleste: Lo meriterebbe per il suo percorso, partito già nella stagione scorsa con il Verona. Non è certo una bocciatura, è una scelta che il ct ha fatto, ma credo che Zaccagni sia sulla lista di Mancini. Se dovesse continuare con questo tipo di atteggiamento e di prestazioni, la nazionale è una logica conseguenza”.

Dall’assenza di Immobile alle prestazioni di Provedel

Sull’assenza di Ciro Immobile, causata da una lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra, l’ex difensore biancoceleste ha sottolineato come: “Quest’anno non ha mai giocato al massimo delle sue prestazioni e quelle volte che lo ha fatto non ha mai raggiunto una condizione fisica degna del suo nome e dei suoi numeri. Se le maglie da affidare ai giocatori sono tre e tre sono i giocatori da mandare in campo, questi senza di lui sembra si siano responsabilizzati molto di più. Ovvio che Felipe Anderson messo lì davanti poteva apparire una follia, ma ha contribuito a questo modo di stare in campo come Sarri usava Mertens, come finto nueve”.

 Su Provedel: “Nemmeno lui credo si aspettasse questo impiego full, è stato bravissimo a ritagliarsi questo ruolo. Ha anche sfoggiato interventi importanti in questo campionato, i numeri parlano chiaro”.