La direttiva Ue sulle case green ha suscitato forti reazioni in Italia. L’efficientamento energetico è considerato da tutti una priorità, ma secondo il centrodestra non è possibile raggiungerlo con una così breve scadenza. Entro il 2030 infatti, gli edifici residenziali in Europa dovranno raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E, per poi arrivare alla D entro il 2033.

Case Green, Mazzetti (FI): “Va bene l’efficientamento sismico, ma siamo contrari alle imposizioni da parte dell’Europa”

Sul tema è intervenuta Erica Mazzetti, onorevole di Forza Italia, nella trasmissione “L’imprenditore e gli altri” condotta da Stefano Bandecchi in onda su Cusano Italia Tv

Riguardo al tema delle case green.

“La nostra posizione è molto chiara, nel PPE già abbiamo ottenuto importanti modifiche: la legge non va bene per lo Stato italiano. Stiamo già subendo il bonus 110, pagandone le conseguenze, con questo provvedimento siamo riusciti ad efficientare nemmeno il 4% degli immobili e dovremmo efficientare, per arrivare alla classe D europea, un altro 75%.

Le nostre condizioni nel patrimonio immobiliare non ci sono. Noi non siamo contro l’efficientamento energetico, ma non ce lo possiamo permettere. Non è ad oggi possibile. Lavoriamo tutti per iniziare una serie di audizioni con le categorie del settore ma soprattutto poi si va dove ci sono i problemi concreti: chi non ha classe E ha problemi per avere un mutuo. Va bene l’efficientamento sismico, ma siamo contrari alle imposizioni da parte dell’Europa.

La direttiva europea dice di portare entro il 2030 le case in classe E ed entro il 2032 in classe D, che sono diverse rispetto a quelle italiane, perché non scordiamoci che ogni regione ha i suoi termini per valutare l’attestato di prestazione energetica. Già è un problema unificare i due valori. Oltre a questo è l’obbligo che è sbagliato”.