Due imbarcazioni sulle quali sono complessivamente ospitati 76 migranti risultano disperse nel Mar Mediterraneo: l’allarme arriva dalla piattaforma di soccorso Alarm Phone, che denuncia come “le autorità di Malta, Italia e Tunisia sono state informate tramite segnalazione Sar“. Entrambe le barche sarebbero partite giovedì sera da Sfax, in Tunisia, tradizionale punto di partenza di rifugiati in arrivo dall’Africa. Da quel momento in poi, tuttavia, si sono perse le loro tracce e nessuno ha più avuto contatti con il personale di bordo.

Siamo estremamente preoccupati e chiediamo alle autorità competenti di agire quanto prima

(in aggiornamento)

Allarme migranti Alarm Phone, la lettera di Von der Leyen ai Paesi Ue

A proposito del tema migranti, l’allarme di Alarm Phone giunge in concomitanza con due momenti importanti: il vertice tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, poi la lettera inviata da Ursula von der Leyen ai leader dei 27 Paesi Ue come aggiornamento sul dossier in vista del Consiglio europeo del 23-24 marzo.

Nel primo caso l’incontro, avvenuto negli uffici di Fdi alla Camera, è servito ad allinearsi in vista delle comunicazioni che la premier terrà prossimamente in Parlamento, prima al Senato e poi alla Camera. L’obiettivo è costruire una linea chiara e netta sulle operazioni da richiedere a Bruxelles, dove l’Italia è riuscita a strappare alcune vittorie parziali in un percorso comunque lungo e laborioso.

Palazzo Chigi informa che la lettera “ha accolto in maniera importante le priorità di Roma per una riforma complessiva che sia più equilibrata ed espansiva sugli aiuti finanziari. Lo stanziamento iniziale promesso da Bruxelles si aggirerebbe intorno al mezzo milione di euro.

Von der Leyen apre la sua missiva ricordando la terribile strage avvenuta al largo delle coste di Cutro, che definisce “impellente richiamo all’urgenza di intervenire”. Più volte si fa riferimento al bisogno di “un’azione europea, in perfetta sintonia con la richiesta italiana di un approccio europeo, un nuovo richiamo all’unità da parte della presidente di Commissione Ue in passato caduto nel vuoto.

Andando più nel dettaglio, 110 milioni saranno stanziati già nel 2023 e si sommeranno ai 200 che Bruxelles intende mettere sul piatto per un pacchetto che prevede misure di contrasto all’immigrazione clandestina (cooperazione rafforzata, search and rescue, solidarietà, ricollocazione i termini più ricorrenti).

200 milioni saranno invece dedicati alla messa a punto di un sistema efficace di accoglienza, in primis per i minori non accompagnati aumentando le capacità in prossimità delle frontiere esterne e soddisfacendo le esigenze di specifici Stati membri. Per quanto concerne ricollocamenti e movimenti secondari, nella lettera di von der Leyen spiega si legge che la Commissione “metterà in campo un’importante accelerazione dell’attuazione del meccanismo volontario di solidarietà“. Dal 24 febbraio, si legge in uno degli allegati della lettera, sono stati 524 i ricollocamenti effettuati, dei quali 397 dall’Italia e 111 da Cipro. Sono stati inoltre raggiunti accordi su progetti pilota per rimpatri accelerati tra Romania e Serbia e tra la Bulgaria e gli Stati confinanti.

In mattina telefonata cordiale tra Meloni e Scholz, concentrata sulla gestione flessibile dei fondi europei.