C’è voglia di vacanza in montagna, con le temperature che restano piacevoli nonostante l’aumento degli ultimi giorni. Il segnale del voler tornare a sciare o, semplicemente, del volersi gustare percorsi montani, arriva dall’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef). In un’intervista all’Agi Valeria Ghezzi, presidente Anef, dice la sua sul tema della vacanza in montagna, tracciando un primo bilancio per quanto riguarda l’ultimo periodo di sosta. Un ulteriore bilancio sarà tracciato solo successivamente, quando tra gli italiani si sentirà il bisogno di organizzare le vacanze di Pasqua e Pasquetta. Proprio lì, infatti, si capirà realmente quanto gli italiani abbiano voglia di una vacanza in montagna.

“C’è una grandissima ricerca della montagna da parte degli italiani e la  monocultura dello sci non esiste più. Non c’è ancora un bilancio (sarà pronto dopo Pasqua, ndr) ma posso dire che è molto buono per tutti, Appennino compreso perché adesso sta lavorando bene”. Così afferma Valeria Ghezzi, che tratta un bilancio della stagione sciistica invernale in Italia. Si tratta, a tutti gli effetti, di una ripartenza per le attività montane dopo due anni complicati di fermo a causa dell’emergenza coronavirus. Il fermo per prevenire il contagio aveva seriamente danneggiato l’economia montana, che piano piano sta ripartendo in modo sempre più graduale.

L’inverno della stagione 2020/2021, tuttavia, si era contraddistinto per alcune aperture solo per alcune categorie di sciatori, escludendo di fatto i turisti, mentre l’anno successivo diventa quello delle restrizioni per il Green Pass. Storia diversa per quanto riguarda la stagione montana odierna, con l’Italia che diventa protagonista assoluta in tutto l’arco alpino anche perché in Austria, Svizzera e Germania ci sono state diverse stazioni sciistiche rimaste con poca neve causa precipitazioni nevose nulle unite alle temperature. 

Vacanza in montagna, Ghezzi: “Italia isola felice”

Sul tema vacanza in montagna si aggiunge anche la questione legata al caro energia, con l’aumento dei prezzi legati e luce e gas che hanno messo in difficoltà gli impianti sciistici e le località montane. Tuttavia, rispetto agli ultimi anni, si registra un incremento di 15% di passaggi agli impianti e del 17,1% di giornate sci vendute. In merito alle tipologie di skipass vendute, è stato registrato un +41% di skipass giornalieri, +15% di skipass di 6 giorni e +26% di abbonamenti stagionali. 

L’Italia è stata un’isola felice in tutta l’Europa centrale – aggiunge Ghezzi che è anche presidente degli impiantisti a livello europeo (Fianet) –. Ricordiamoci che a gennaio in Austria, Francia e Svizzera era disponibile il 50% delle piste e c’erano strisce bianche che scendevano dalle montagne”. Ghezzi ha poi proseguito dicendo, “la Val d’Aosta mi ha riferito che sta portando a termine una delle migliori stagioni di sempre, ottimi i numeri per le altre regioni, dalla Lombardia arrivando fino al Friuli comprese Trentino, Alto Adige e Veneto, e anche in Piemonte è andata bene”.