Il reddito di cittadinanza cambia faccia: si chiamerà Misura per l’inclusione attiva (Mia) ed è lo strumento che il governo Meloni sta pensando di introdurre al posto del sussidio di 4 anni fa del governo Conte. Cambiano le platee, gli importi, la durata e i requisiti pe ottenere il beneficio. Il primo taglio riguarda proprio i beneficiari: il tetto massimo al reddito Isee per chiedere l’aiuto scende da 9.360 a 7.200 euro. Per le famiglie in cui ci sono degli occupabili, l’assegno scenderà automaticamente del 25%, arrivando a un importo mensile di 375 euro. L’obiettivo del governo è destinare più risorse ai nuclei familiari e meno ai single in grado di lavorare. Anche il contribuito per l’affitto previsto dal Rdc sarà rivisto. Saranno invece esclusi i single occupabili.
Reddito di cittadinanza, la testimonianza di una percettrice: “Cerchiamo investimenti per il Sud. Qui stiamo diventando un popolo di anziani”
Sul tema è intervenuta Anna Maria Volpes, dell’associazione “Basta volerlo”, percettrice di reddito di cittadinanza, nella trasmissione “L’imprenditore e gli altri” condotta da Stefano Bandecchi in onda su Cusano Italia Tv
“Percepisco il reddito da maggio, sia io e mio marito abbiamo perso il lavoro. Mio marito lavorava in un’altra ditta rispetto alla mia. La mia ditta e la sua sono fallite. Ho lavorato in altri posti ma l’età va avanti. Qui a Palermo sappiamo come vanno le cose. Grazie al reddito abbiamo avuto modo di formarci, sia io sia mio marito. Ora io faccio parte di un’associazione. Mio marito ed io abbiamo fatto dei corsi per formarci grazie al reddito. Lui ha fatto prima OSA e poi OS.
Se ci sono dei collocamenti, come mai non offrono la possibilità di lavorare a questi percettori? Perché un collocamento che dovrebbe far coincidere domanda con offerta, è normale che un’imprenditrice italiana debba assumere stranieri quando ci sono migliaia di percettori italiani?
Nell’associazione “Basta volerlo”, siamo stati i primi a organizzare manifestazioni per non togliere il reddito. Insieme a noi ci sono gli studenti dell’università di Palermo che lottano per rimanere nella loro città.
Cerchiamo investimenti per il Sud. Qui stiamo diventando un popolo di anziani.
Io devo dire che a Palermo elettricisti, idraulici ce ne sono. È il corso che ti dà in mano una qualifica”.