Si è parlato della gestione migranti ma non solo, durante il vertice di governo convocato nella mattinata di oggi, lunedì 13 marzo, da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Presenti, oltre alla premier, i ministri dell’Interno e della Difesa, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto, e i vertici dell’Intelligence, ma anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, in collegamento video perché impegnati in due missioni all’estero. Lo riporta AdnKronos, che cita fonti di governo. Una fonte presente all’incontro sottolinea come sul tavolo vi fosse un dossier generico sulla questione sicurezza.

Per quanto riguarda i fatti di Cutro, Pd e M5S tornano a chiedere un’informativa urgente del ministro Salvini. Lo ha ribadito la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, sottolineando la necessità di “una informativa urgente sulla catena di comando”.

Ribadiamo la nostra richiesta, rivolta al ministro Salvini, di venire in Aula a riferire sulla tragica vicenda di Cutro e di dare una data certa, soprattutto alla luce delle notizie che stanno emergendo.

A fare eco a Serracchiani il capogruppo M5S Francesco Silvestri.

Il M5S si unisce alla richiesta: più passano i giorni, più diventa importante la presenza del ministro Salvini in Aula per chiarire le zona d’ombra ancora presenti. Finché l’informazione non sarà completa, sarà difficile esprimersi e capire cosa è successo. Mi unisco quindi alla richiesta di vedere il ministro Salvini finalmente in Aula.

Ue pronta a mandare altre motovedette in Libia. Si tornerà a parlare di migranti al Consiglio Europeo di fine marzo

La portavoce della Commissione Europea Ana Pisonero ha promesso “altre imbarcazioni” alla Guardia Costiera libica, necessarie ad un migliore monitoraggio delle acque costiere allo scopo di tenere sotto controllo gli sbarchi. “Quando ci sono persone in pericolo” in mare, “è obbligatorio intervenire”, ha aggiunto la portavoce.

Manca però ancora una visione comune tra i leader dell’Ue sulle operazioni di ricerca e soccorso in mare. Nel mirino dei Paesi c’è anche il ruolo delle Ong: se per alcuni è visto come “positivo”, secondo altri la presenza delle organizzazioni è tutto fuorché un deterrente per i migranti irregolari. I capi di Stato e di governo concordano invece sulla “necessità di lavorare con i Paesi terzi per prevenire le partenze“.

A febbraio, la discussione era stata rimandata al Consiglio Europeo del 23-24 marzo, che potrebbe essere importante per stabilire una linea comune nella gestione della questione migranti in Europa: secondo Pisonero “ci sarà un debriefing da parte della presidente della Commissione Europea e della presidenza di turno”. La portavoce si aspetta “che i leader inizino a discutere”, ma anche che “non adotteremo nuove conclusioni” in materia di migrazioni.

Una questione che, negli ultimi anni, è stata oggetto di una certa “mancanza di attenzione”, con l’Unione Europea troppo impegnata nella gestione di questioni urgenti come “la pandemia di Covid-19, l’Mff 2021-27, la guerra in Ucraina”.

In riferimento alla stretta su trafficanti e scafisti auspicata dal nuovo decreto legge del governo Meloni è intervenuta la portavoce della Commissione europea Dana Spinant.

Smantellare le attività dei trafficanti di migranti è un obiettivo che tutti vogliamo perseguire a livello europeo, sono persone sconsiderate che si stanno arricchendo alle spalle della disperazione e dei rischi che si assumono i migranti per raggiungere l’Europa.