Cosa sono i calzagatti? Il piatto tipico modenese ci aspetta con un impasto facile e veloce da preparare. Un piatto povero a base di mais, farina e fagioli. Ma come si fanno? Lo scopriamo insieme.

Cosa sono i calzagatti?

Sono detti anche calzagàtt o cassagài. Tipici di Modena, sono tecnicamente delle strisce di polenta servite spesso fritte con il ruolo di antipasto.

Il piatto ha origini contadine, e veniva mangiato in origine come polenta appena pronto.
Ciò che avanzava nei giorni seguenti, veniva fatto a fette e mangiato successivamente.
Un piatto saporito e gustoso, formato con pochissimi ingredienti, è in grado di dare un senso di sazietà in men che non si dica.

Calzagatti fritti, ricetta

Quanto ci vuole a preparare i calzagatti? Mediamente 1 ora. Possiamo definirlo un piatto di livello semplice, per cui prenderemo come punto di riferimento 4 persone a tavola per regolarci con gli ingredienti:

  • 250 gr di Fagioli borlotti lessati
  • 400 gr di Farina di mais
  • 1 rametto di Rosmarino
  • 1 tazza di passata di pomodoro
  • 40 gr di Pancetta
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio per friggere
  • Olio extravergine di Oliva
  • Sale

Versare un filo d’olio extravergine di oliva in un tegame. Tritare la pancetta mischiarla con uno spicchio d’aglio pestato, sempre nel tegame.
Per un minuto o due, far rosolare il rametto di rosmarino e il preparato nel tegame.
Mettere i fagioli lessati insieme ad una tazza di passata di pomodoro per preparare il sugo.
A questo punto, la fiamma va abbassata. Aggiungere sale a piacere e cuocere a fuoco lento chiudendo il coperchio per circa dieci minuti.
Se si presenta il bisogno, mettere un po’ d’acqua durante la cottura.

Nel frattempo, va preparata anche la polenta. Versare un litro e mezzo d’acqua ed una tazza di latte (utile ad ammorbidire il pasto) in una grossa pentola.
Non appena bollirà l’acqua, aggiungere il sale, e mettere dentro anche delle manciate di farina di mais. Ricordare di mescolare continuamente, per fare in modo che la farina si sciolga in acqua e che non si formino fastidiosi grumi.

Con l’andare della cottura, la polenta inizierà ad addensarsi e sarà quando avrà la giusta consistenza che si dovrà versare dentro i fagioli, cotti prima nel tegame. A questo punto, bisogna mescolare bene gli ingredienti, facendoli amalgamare, mentre bisogna continuare la cottura per un’altra decina di minuti a fuoco basso.

A questo punto, l’impasto si stende e si fa raffreddare. Divenuto ormai freddo, bisogna tagliarlo fino ad ottenere delle strisce di circa un centimetro di spessore. A questo punto, va riscaldato l’olio per la frittura e vanno fritte le strisce ad alta temperatura.

Si dovranno togliere dal fuoco quando avranno una crosticina bruna: a quel punto, bisogna appoggiarli in un panno di carta assorbente. Poi, bisogna mettere ancora il sale e servire il piatto caldo.

Calzagatti cosa sono: le origini, significato

I calzagatti nascono da due dei piatti dei più poveri, ovvero dai fagioli e dalla polenta, e sono molto legati alla tradizione rurale di Modena: ciò è testimoniato anche dai numerosi nomi che questo piatto porta, diversi in base al centro dal quale provengono (calzagatti, cassagai, paparuccia, ciribusla o bagia). I contadini, infatti, avrebbero unito insieme due piatti, per ottenere una pietanza poco costosa, gustosa e, soprattutto, molto nutriente.

Le sue origini sono legate ad una storia popolare. Protagonista di questa storia è una vecchina (un’arzdora) che aveva preparato della polenta e che aveva messo da parte dei fagioli: quando doveva servire i piatti in tavola, per sbaglio inciampò sul gatto e i fagioli caddero nella polenta, dando origine al piatto. Il gatto, dopo quello che era successo, sarebbe scappato per lo spavento. E’ proprio la conclusione a dare origine al nome più diffuso del piatto, ovvero calzagatti (scaccia gatti).