Una contesa amorosa finita a colpi di manganello. Due fratelli minorenni di Arcore, in Brianza, sono stati arrestati con le accuse di rapina, lesioni aggravate in concorso e porto abusivo di oggetti atti a offendere per aver aggredito a colpi di manganello e derubato del cellulare un ragazzo di 16 anni a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza.

Arrestati gli aggressori del manganello: sono minorenni

La vicenda, a quanto si apprende, risale allo scorso giugno: la vittima era a cena con gli amici in pizzeria e si è trovata circondata dai ragazzi – rispettivamente di 15 e 17 anni – che, assieme al loro padre di 50 anni, lo avrebbero picchiato e derubato del telefono, poi distrutto. Secondo quanto ricostruito dai locali Carabinieri, al centro della tensione e della conseguente aggressione da parte de due fratelli a colpi di manganello ci sarebbero delle gelosie per una ragazza. A chiamare le forze dell’ordine sarebbero stati i dipendenti del locale, nonostante le minacce perpetrate anche nei loro confronti dai fratelli con il manganello. Il giovane aggredito ha riportato 10 giorni di prognosi per contusioni multiple e trauma cranico.

Da paciere a vittima

Le gelosie riguardano non il ragazzo picchiato in prima persona, quanto un suo amico. Un giorno precedente all’aggressione subita a colpi di manganello dai due fratelli, il giovane aveva notato la ragazza di un suo amico che era con lui a fare serata in atteggiamenti intimi con un altro ragazzo: per evitare la zuffa, l’aggredito ha suggerito all’amico tradito di andarsene, offrendogli anche il telefono per chiamare la ragazza e chiarire la situazione. Ma, dall’altra parte della cornetta, la voce non era quella della giovane, bensì quella del ‘rivale’, 17enne di Arcore. Dalle parole alle parolacce, si sono dati appuntamento per risolvere la questione. Leggasi, azzuffarsi. Gli animi, però, si sono presto scaldati e il fidanzato avrebbe sferrato alcuni pugni al volto dell’altro ragazzo, fuggito poi a bordo del proprio ciclomotore. L’intera scena, nel mentre, era stata immortalata con il telefonino del giovane testimone.

Da paciere a colpito con manganello dai fratelli

E questa era la colpa di cui il giovane aggredito s era macchiato. Aver testimoniato la zuffa e aver immortalato l’amante uscire malconcio dallo scontro. I Carabinieri sentiti i testimoni, ed acquisiti i filmati dei sistemi di video sorveglianza, hanno identificato negli aggressori due fratelli di Arcore, il 17enne scappato in motorino ed il fratello 15enne, verosimilmente consigliati dal padre che, per “retaggio culturale” non poteva sopportare “la vergogna” di quei ceffoni ricevuti.