Diritti del consumatore, quali sono? Truffe, raggiri, acquisti online o nei negozi fisici, cosa c’è da sapere per comprare in sicurezza? Ne abbiamo parlato con Cinzia Capone, avvocato, esperta di diritti del consumatore, a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus. “Il decreto legislativo 206 ha preposto dal 2005 il Codice del consumo, perché gli acquisti avvengano nel massimo rispetto dei principi fondamentali: la tutela, la fiducia, la buona fede, la lealtà, la trasparenza, il diritto all’informazione. La tutela è il primo e assoluto diritto del consumatore: i rapporti tra le parti devono avvenire nella massima correttezza, tra il venditore e il consumatore. Chi compra dovrebbe esigere la massima trasparenza, lealtà, che vuol dire anche informazione e conoscenza – ha spiegato la Capone – il consumatore nell’acquisto dev’essere libero e consapevole, non può essere condizionato, ogni forma di condizionamento è vietata dalla legge”.

Diritti del consumatore, da sempre la parte debole nei rapporti di vendita

Diritti del consumatore: è necessario spiegare i più importanti “nell’ottica del diritto alla trasparenza di cui parlavo poc’anzi. L’acquirente di un qualsivoglia prodotto ha il diritto a conoscere i prezzi, le caratteristiche tecniche, la qualità, i servizi del bene che ci accingiamo ad acquistare. Spesso il consumatore non sa che ha questi benefici e quando si rivolge all’avvocato ormai è tardi. Tuttavia, esiste l’Autorità Garante per la Garanzia e la Concorrenza del Mercato, da oltre 25 anni, che gestisce il tutto gratuitamente. L’altro diritti del consumatore è quello all’informazione. L’informazione completa rispetto al prodotto che acquista – ha sottolineato l’esperta in diritto del consumatore – se si tratta di un contratto è più semplice! Qui troviamo clausole che non devono essere vessatorie: ad esempio se c’è uno svantaggio in termini di prezzo. Il consumatore è la parte più debole nei rapporti di vendita pertanto è necessario che non si crei uno svantaggio tra le parti. Alcune clausole non sono facilmente identificabili, serve l’avvocato”.

Se la vendita avviene online, invece…

Diverso è se l’acquisto avviene online o tramite telefono! “Il consumatore deve esigere che il contratto venga inviato e sottoscritto dal venditore, anche attraverso un supporto elettronico, o pretendere e ottenere la registrazione della telefonata in modo che le condizioni siano chiare. Altro diritto importante è il diritto di recesso: non solo da un contratto sottoscritto, ma anche da un acquisto online. Sul diritto di recesso, che è un diritto di ripensamento garantito che la scelta del prodotto avvenga senza forzatura alcuna, entro 14 giorni dalla consegna della merce per la vendita online, possiamo esigere il diritto al rimborso senza spiegare la motivazione – si è congedata l’avvocato Cinzia Capone – nel caso di esercizio del diritto di recesso il consumatore ha sempre diritto al rimborso, ma deve pagare le spese per la restituzione, a meno che il venditore non decida di farsene carico. E’ giusto e importante differenziare gli acquisti online e quelli nei negozi fisici. Diversa è la questione del negozio fisico, il locale commerciale, in cui i termini per il reso o il cambio sono fissati dal venditore, per lo più con indicazione sul documento fiscale d’acquisto, lo scontrino”.