Coniugi uccisi a Brindisi ultime notizie. Dopo settimane di audizioni e perquisizioni, è arrivata la svolta nell’inchiesta per il duplice omicidio dei coniugi uccisi  a Serranova, frazione del comune di Carovigno, in provincia di Brindisi. E’ stato sottoposto in queste ore a fermo il fratello della vittima, Cosimo. L’uomo è accusato di duplice omicidio e anche di porto illegale d’armi. Stando agli inquirenti è stato lui ad esplodere i colpi di fucile che hanno ucciso Antonio e la moglie Caterina. Cosimo si trova all’interno della caserma dei Carabinieri a San Vito Normanni. Stando a quanto riportato pochi minuti fa sul sito Affari Italiani, Cosimo sarebbe stato posto in stato di fermo e avrebbe confessato. Per lui dovrebbero essere disposti gli arresti domiciliari considerata la sua età avanzata. A scatenare la furia omicida dell’uomo sarebbe stata una lite sull’eredità che ammonterebbe a circa 100mila euro e a dei terreni.

Coniugi uccisi a Brindisi ultime notizie, indagato il fratello della vittima

E’ in corso in questi minuti l’interrogatorio di Cosimo, il fratello della vittima. L’84enne è arrivato questa mattina in caserma assieme al figlio. Assistito dal suo avvocato, Carmela Roma, Cosimo è stato trattenuto in caserma a differenza del figlio che invece è uscito intorno alle 14 senza rilasciare dichiarazioni alla stampa. Mezz’ora fa è arrivato anche il pm che coordina l’inchiesta, Francesco Carluccio. L’avvocato dell’uomo ha lasciato la caserma per poi rientrare mezz’ora dopo. Incalzato dai giornalisti, il legale non ha risposto alle domande sulla posizione del suo assistito. Nella sala d’attesa in caserma erano presenti anche il fratello Carmelo accompagnato dal genero. Ai giornalisti, Carmelo ha riferito di essere stato chiamato per riferire su alcuni fatti, probabilmente attinenti alle dinamiche familiari. L’uomo ha raccontato di non avere rapporti con Cosimo. L’indagato era stato ascoltato anche ieri come persona informata sui fatti. I carabinieri, nel corso di una perquisizione nel suo appartamento, avevano rinvenuto due fucili da caccia. Uno non era riferibile all’omicidio mentre l’altro ha insospettito gli inquirenti in quanto acquistato pochi giorni prima del delitto. Ai giornalisti che gli chiedevano maggiori lumi, l’uomo ieri aveva chiarito: “E’ un fucile che ho acquistato un mese fa perché ho un porto d’arma ad uso sportivo”.

Il movente

Dopo l’omicidio, gli inquirenti hanno iniziato a battere tutte le piste escludendo da subito la rapina finita male. I due coniugi vivevano in condizioni modeste e quando i loro corpi sono stati ritrovati la casa non era a soqquadro. Chi conosceva le due vittime residenti nel piccolo centro pugliese li ha descritti come persone riservate che raramente si allontanavano dalla loro abitazione. La zona in cui si trova il casolare non risulta coperta dai sistemi di video-sorveglianza e questo ha reso più complicata l’attività investigativa. Nell’ambito dell’inchiesta hanno iniziato ad assumere importanza i contrasti legati ad un’eredità familiare. A rivelare i dettagli è stato l’altro fratello Carmelo che aveva scoperto i cadaveri nel casolare. L’uomo ha riferito ai carabinieri che Antonio aveva ceduto per cinquemila euro al fratello Cosimo una quota di 2.500 metri quadrati del terreno che aveva ricevuto come eredità insieme alla casa paterna dal fratello Angelo deceduto due anni fa. Cosimo però non aveva potuto edificare sul terreno agricolo a causa di alcune norme edilizie che non glielo consentivano. A quel punto, aveva chiesto al fratello di ricomprarselo per la medesima cifra. Antonio però aveva rifiutato e di qui stando alla versione fornita da Cosimo sarebbero nati litigi accesi seguiti anche da minacce e offese.

L’omicidio

In base alla ricostruzione della dinamica, i due coniugi sarebbero stati uccisi da tre colpi di fucile alla testa. Quanto avvenuto è dunque riconducibile ad un’esecuzione da parte di chi avrebbe deciso di ammazzare entrambi i coniugi. La donna è stata ritrovata in camera da letto mentre stringeva il mano il cellulare mentre l’uomo aveva in mano una mazza di ferro e non è escluso che possa essersi difeso. Probabilmente la donna aveva cercato di allertare qualcuno ma non è riuscita a fare in tempo.