Drammatico incidente sul lavoro ad Annone Veneto nella provincia di Venezia. Questa mattina, Lunedì 6 Marzo, poco dopo le 11,30 un infortunio sul lavoro si è verificato nei pressi di una tenuta vitivinicola a Loncon, dove un operaio è caduto da un’impalcatura perdendo la vita.

I colleghi hanno subito allertato il 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza e i tecnici dello Spisal. Purtroppo, però, nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori, l’uomo non è riuscito a sopravvivere al brutto trauma riportato nella caduta ed è morto sul colpo.

Oltre al personale medico, sono intervenuti anche i Carabinieri della compagnia di San Stino di Livenza per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’indagine è ora coordinata dalla Procura della Repubblica di Pordenone.

Le indagini sulla dinamica dell’incidente e sulle eventuali responsabilità sono ora in corso. I tecnici dell’azienda sanitaria stanno lavorando per accertare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza previste per il lavoro svolto dall’operaio.

La notizia della morte dell’operaio ha sconvolto la città di Annone Veneto, che si è stretta attorno alla famiglia dell’uomo.

Questo tragico evento ricorda ancora una volta l’importanza della sicurezza sul lavoro e dell’adozione di misure preventive per evitare incidenti come quello avvenuto ad Annone Veneto

Incidente sul lavoro a Venezia: emergenza sicurezza in Veneto

Secondo il report sulla sicurezza sul lavoro, dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre il Veneto si trova al terzo posto in Italia per quanto riguarda le morti sul lavoro, insieme alla Puglia e alle Marche. Nella classifica, subito dopo troviamo la Lombardia (10) e il Piemonte (4).

Il 2023 non è infatti iniziato sotto una buona stella sul fronte della sicurezza sul lavoro. Rispetto a Gennaio 2022 la situazione non è cambiata di molto, anzi.

Rispetto allo scorso anno viene registrata una vittima in più in occasione di lavoro. Un dato questo che punta i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro della regione.

I primi indicatori dell’anno “confermano l’emergenza in Veneto, commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre, il dramma negli anni sembra essere privo di un epilogo. Una ripetizione drammatica di tragedie che potrebbero essere, continuo a sottolinearlo, tutte evitate in virtù delle misure preventive disponibili per tutelare la sicurezza dei lavoratori”.

La mappatura del rischio

L’Osservatorio ha ideato ed elaborato una mappatura del rischio di morte sul lavoro, dividendo l’Italia a colori e la zona gialla, quella in cui è entrato il Veneto a Gennaio 2023, è quella che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro inferiore alla media nazionale.

In sostanza, a fine Gennaio 2023 il rischio di infortunio mortale in Veneto era di 1,4 morti per milione di occupati, sotto la media nazionale che risulta di 1,5.

Secondo la mappa nel primo mese di quest’anno sono due le province venete che si trovano in zona rossa: Treviso e Padova dove, l’incidenza di mortalità per Treviso è 5,1 mentre in provincia di Padova è di 2,6.

Alla fine di Gennaio però le denunce di infortunio totali sono diminuite del 27,2% rispetto alla fine dello stesso mese nel 2022 che erano 6.500 e ora sono 4.734.

Quello delle attività manifatturiere è il settore più colpito, sono 630 le denunce, seguito dal settore della Sanità delle Costruzioni, dei Trasporti e del Commercio.

La provincia di Verona quella con il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 952.

Seguono: Vicenza (951), Padova (879), Treviso (844), Venezia (771), Belluno (181) e Rovigo (156). Infine, sono 1.703 le denunce delle donne lavoratrici e 3.031 quelle degli uomini. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 1.199.

Nella giornata di oggi il quadro si è ulteriormente aggravato per la morte dell’operaio caduto dall’impalcatura a Venezia.