Eravamo in piazza con due richieste principalmente, la prima è quella di creare comunità energetiche rinnovabili. Sono un modo per passare già da domani a energie sostenibili e scambiare energia e creare nuovi posti di lavoro, quindi i benefici sarebbero moltissimi. L’energia sarebbe soprattutto nelle mani delle persone. La seconda richiesta è quella di investire sul sistema dei trasporti, infatti viviamo in città dove l’inquinamento atmosferico è a livelli esagerati, un trasporto pubblico però che sia capillare, accessibile a tutte le persone” così Marta Maroglio, la portavoce di Fridays for Future Italia a Cusano Italia Tv. “

Maroglio: “La nostra rabbia è energia rinnovabile”

Lo slogan del movimento è al momento ““La nostra rabbia è energia rinnovabile”, Maroglio la spiega così: “Abbiamo inoltre una rabbia grandissima contro i politici, che stanno ignorando consapevolmente il problema. Abbiamo una rabbia enorme ma vogliamo soprattutto trasformare questa nostra rabbia in un’energia costruttiva, un’energia che abbiamo definito rinnovabile, un’energia che deve spingerci a continuare a lottare e a scendere in piazza. Siamo un movimento apartitico e non appoggiamo alcun partito nello specifico. Quello che abbiamo cercato di fare è di cercare di comunicare con tutti, nessun partito che abbia portato in politica e applicato a quello che sarebbe necessario fare. I nostri interlocutori sono da un lato la politica perché è necessario che ci siano grandi azioni che vengano da chi ha più potere, dall’altro le persone…portandole in piazza e facendo sensibilizzazione e progetti nelle scuole“.

I partiti politici sono distanti dai giovani?

Molti degli intervistati in piazza hanno ripetuto che la politica non li ascolta, non ascolta le istanze delle giovani generazioni. Marta Maroglio, portavoce di Fridays for Future Italia lo spiega così: “C’è un grande distacco fra politica e cittadini, quindi noi siamo semplicemente chiamati al voto ma non abbiamo la possibilità di partecipare attivamente, di essere società civile e di poter proporre anche azioni. Una proposta per esempio sarebbe quella di creare delle assemblee cittadine permanenti, che possano proporre idee e partecipare quindi in modo attivo alla vita politica. Ho la speranza che si possa creare una nuova area politica, che possa raccogliere le istanze delle piazze. Noi non stiamo entrando in politica, certo con loro dialoghiamo. In occasione delle elezioni avevamo messo a punto un programma con i punti che ritenevamo dovessero essere assolutamente presenti. I Verdi non sempre fanno esattamente quello che dicono, in Germania i Verdi erano a favore di un’enorme miniera per esempio”.