Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 373 del conflitto. È allerta antiaerea in Ucraina dove oggi, venerdì 3 marzo, i media nazionali hanno citato la segnalazione, da parte di gruppi di monitoraggio, del possibile decollo di un MiG-31K dell’aeronautica russa in grado di trasportare il missile ipersonico Kinzhal.

Nel frattempo a Kolomna, città a circa 100 chilometri a sud est di Mosca, ieri sera è stata udita una potente esplosione. Proprio nella stessa zona due giorni fa era caduto un drone ucraino, dopo oltre 450 km percorsi all’interno del territorio russo. Le forze dell’ordine, citate dall’agenzia Tass, parlano di un’esplosione “avvenuta in aria”: “con molta probabilità” si tratta di un drone, ma al momento è impossibile dirlo con certezza, dal momento che “non si riesce a trovare il relitto”.

Tutto pronto intanto per il nuovo pacchetto di aiuti militari da parte degli Usa all’Ucraina: un sostegno dal valore di circa 400 milioni di dollari, che consiste in munizioni, razzi per i sistemi di difesa anti-aerea Himars, munizioni per i veicoli da combattimento Bradley e veicoli gettaponte corazzati, come confermato dal portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby. Proprio oggi è in programma l’annuncio del nuovo invio di armi da parte degli Stati Uniti: la questione sarà sul tavolo del vertice tra il presidente americano Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, previsto per oggi alla Casa Bianca.

Guerra in Ucraina, quattro i morti nell’attacco russo a Zaporizhzhia

Sono quattro i morti durante l’attacco missilistico lanciato dalle forze russe nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 marzo sulla città di Zaporizhzhia: lo riporta su Telegram il Servizio di emergenza statale, citato da Ukrinform. Un condominio di cinque piani è stato quasi completamente distrutto dalla potenza dell’attacco, probabilmente effettuato con un missile S-300.

Nel frattempo, le autorità statunitensi hanno arrestato due uomini: avrebbero tentato di esportare illegalmente tecnologia in Russia, in barba alle leggi sull’esportazione imposte dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo ha riferito il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, rivelando come la tecnologia in questione includerebbe apparecchiature aeronautiche e servizi di riparazione per meccanismi tipici degli aerei di fabbricazione russa.

Guerra, Orban: “Comprendo le preoccupazioni di Putin, ma respingo ciò che ha fatto”

Pur comprendendo le argomentazioni del presidente russo Vladimir Putin, le sue azioni nei confronti dell’Ucraina sono da rifiutare e respingere fermamente. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban in un’intervista con il giornale svizzero Die Weltwoche. Secondo il premier, la rotta da seguire per l’Occidente consiste nel trovare una strategia per una coesistenza pacifica con la Russia.

Durante l’intervista, il capo del governo ungherese ha rivelato di aver discusso con Putin di questioni di sicurezza internazionale poco prima dello scoppio della guerra. Nel loro incontro, avvenuto a febbraio 2022, si era parlato anche dell’espansione della Nato.

Il problema di Putin sono le basi missilistiche Usa, già create in Romania e Polonia, così come la potenziale espansione della Nato in Ucraina e Georgia, con successivo dispiegamento di armi. Inoltre, gli americani hanno annullato importanti trattati di disarmo. Per questo Putin non riusciva più a dormire bene la notte. Capisco Putin, ma rifiuto quello che ha fatto.

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