Viviano (Fatih Karagumruk S.K.): “Qui in Turchia c’è tanta qualità individuale, ci sono giocatori molto più fisici, attaccanti ed esterni velocissimi. Mi trovo benissimo, per cultura, per calcio, per rapporti con la società. Andrea Pirlo? Ha le idee chiare, ha giocato a livelli altissimi, è un allenatore che sa gestire anche le partite più ostiche. Zaniolo? Secondo me è stato tutto gestito male: la comunicazione, la cessione, il post infortunio. C’è stata una mala gestione da parte di tutti, doveva essere tutelato in maniera diversa. La Sampdoria? Spero che si riesca a salvare la società, anche se la Fiorentina rimane la più grande delusione. Il Brescia? È una situazione drammatica, non sono positivo per il futuro della stagione. Montella pronto per tornare in Serie A. Talenti o promesse in Serie A, Wladimiro Falcone, in Serie B, Caprile e Turati”.

Emiliano Viviano (portiere del Fatih Karagumruk S.K.) spiega le differenze tra campionato italiano e turco

Emiliano Viviano, portiere del Fatih Karagumruk S.K., è intervenuto a Cose di Calcio, programma condotto da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti in onda su Cusano Italia Tv. Nell’intervista ha parlato della situazione a Istanbul dopo le prime scosse di terremoto sottolineando come lo stato d’animo sia di lutto e la situazione sia ancora molto tragica. “L’area colpita è enorme ed i deceduti e i feriti sono tantissimi”. 

Viviano avendo giocato più di 10 anni nel campionato italiano ha fatto anche una panoramica sulle differenze con quello turco.

Le differenze tra il campionato italiano e quello turco sono tante. In Italia si tende ad essere più compatti, c’è più tattica, più attenzione al dettaglio. Qui è molto più istintivo, c’è tanta qualità individuale, ma le partite vanno in modo diverso, ad un certo punto diventano un caos disorganizzato. Ci sono giocatori molto più fisici, attaccanti veloci, esterni dalle qualità indiscutibili”.

Caso Zaniolo, il portiere fiesolano: “Abbiamo stesso agente, è stato tutto gestito male”

L’ex portiere della Sampdoria ha detto la sua anche sul caso Zaniolo, avendo anche lo stesso procuratore che segue i due giocatori.

“A Roma si deve cercare sempre il colpevole. Secondo me è stato tutto gestito male: la comunicazione, la cessione, il post infortunio. Se una società si è ritrovata a doverlo vendere a mercato chiuso in Italia, vuol dire che c’è stata una mala gestione da parte di tutti. Ma è un ragazzo e come tale fa degli errori. Dal mio punto di vista doveva essere tutelato in maniera diversa tutti, nessuno escluso a partire dalla società, al suo procuratore, alla famiglia e anche da lui stesso. Poteva essere gestita diversamente, ma a Roma queste situazioni accadono spesso”.

Sampdoria situazione prevedibile, Fiorentina deludente

Emiliano Viviano ha commentato la situazione della Sampdoria definendola ‘prevedibile’ data la situazione di caos generale e di cessioni importanti. “L’unica cosa che spero è che la società si riesca a salvare e che riesca ad avere una situazione più sana, più gestibile anche se in Serie B”. Per quanto riguarda la Fiorentina: “Forse è la più grande delusione. Ora con il Verona ha fatto un’ottima partita ma guardando indietro (alla prima parte di Campionato) è innegabile vedere come anche l’allenatore abbia avuto un po’ di difficoltà a gestire il primo anno della squadra con un doppio impegno.  Non è ancora troppo tardi e dunque si fa sempre in tempo a rendere la stagione migliore”.

Realtà Brescia, Viviano: “Drammatica, spero in un cambio di rotta”

Viviano oltre ad aver giocato con il Bologna, la Fiorentina e la Sampdoria, per 4 anni -agli inizi della sua carriera- è stato anche al Brescia, che in questo momento è terzultima in Serie B e a rischio retrocessione in Serie C. 

“La situazione a Brescia è drammatica, tra cambi di allenatori, società, problemi del presidente, contestazione ai tifosi. Non sono positivo per il futuro della stagione. A pensare al futuro della squadra in Lega Pro mi viene l’ansia. Spero in un cambio di rotta”.

Viviano: “Falcone sta facendo bene, Caprile e Turati in Serie B idem”

Sul chi siano i portieri di talento in Serie A, Viviano escludendo i portieri già affermati come Szczesny, Onana o Meret spiega come gli piacciano “Provedel, Carnesecchi e Vicario. Anche Wladimiro Falcone a Lecce sta facendo benissimo, e mi fa molto piacere perché è un ragazzo che è arrivato un po’ più tardi di quello che le sue qualità mostravano, per varie ragioni, ma io ci credevo e lui lo sa. In Serie B, Caprile e Turati sono ottimi portieri”.

Viviano: “Pirlo? Un giochista che ha le idee chiare. Montella? Pronto per tornare in Italia”

Al Fatih Karagumruk S.K. il portiere fiesolano è allenato da Andrea Pirlo, al quale lui è molto legato.

“Lo conoscevo già Andrea Pirlo ancora prima di venire in Turchia poichè abbiamo giocato insieme in Nazionale. Come allenatore, avendo giocato già a livelli altissimi, ha le idee chiare e sa dunque quello che vuole. In un mondo nel quale ci si divide tra giochisti e risultatisti, lui è un giochista. Anche lui si è dovuto adattare ad una cultura diversa”

Riguardo Vincenzo Montella, tecnico del Adana Demirspor (quinta nella competizione turca) Emiliano Viviano nell’intervista ha elogiato le sue qualità. 

“Dopo diverse difficoltà Montella è cambiato moltissimo. Ha avuto un’escalation ed ora è un allenatore importante, poiché ha aperto la mente anche ad esperienze all’estero, sia in Spagna che in Turchia. Ora credo sia pronto per tornare in Serie A. Se io fossi una società di Serie A ci punterei, è un allenatore bravo e attento. E’ stato uno dei primi in assoluto ad utilizzare la costruzione dal basso col portiere quando si faceva poco in Italia. Ha tante idee, è un tecnico molto maturo”. 

Il ricordo di Viviano su Mihajlovic

Su Sinisa Mihajlovic, Viviano ricorda come lui sia andato in Portogallo con e per lui. “Avevo un rapporto speciale con Sinisa e con il suo staff. Non uso frasi fatte, quello che provo lo so io e ne ho parlato con lui quando ho avuto l’occasione. È brutta l’assenza. Questa è la cosa più dura da accettare. Ora vivremo con gli insegnamenti che ha lasciato, non solo a me, ma a tutto il mondo del calcio”.